Il 30 giugno era la deadline per incassare i milioni necessari per entrare nei paletti del Fair Play Finanziario: cosa accade ora ai giallorossi
Se a Trigoria qualcuno ha fatto un mezzo sorriso, non è certo stato per entusiasmo. Il 30 giugno era segnato in rosso da settimane: la data entro cui la Roma avrebbe dovuto raccogliere circa 30 milioni di euro in plusvalenze per stare nei limiti imposti dall’accordo siglato con la UEFA nel 2022.
E invece, nonostante il tour de force dell’ultimo giorno, l’obiettivo è rimasto lì, a qualche milione di distanza. Un po’ come una porta spalancata, ma mai raggiunta. A salvare (parzialmente) la giornata è stato un nome che a Roma conoscono bene: Tammy Abraham.
Dopo la parentesi opaca al Milan, l’attaccante inglese ha trovato casa al Besiktas, in prestito oneroso da 2 milioni con obbligo di riscatto fissato a 13 milioni più 2 di bonus facili. Il colpo, siglato entro la mezzanotte, ha portato circa 8 milioni di plusvalenza.
Una boccata d’ossigeno, ma non abbastanza per cambiare davvero il bilancio. Al suo fianco, altri nomi meno pesanti: Le Fée, Dahl e Zalewski. Il loro contributo? Circa 10 milioni in tutto. Il totale si ferma così intorno ai 18 milioni, troppo lontano dalla soglia richiesta.
Le cose non sono andate come previsto anche perché le cessioni dei giovani della Primavera, su cui si puntava molto, sono saltate quasi tutte. Alcuni ragazzi – come Alessandro Romano e Terlizzi – hanno scelto di restare per giocarsi le proprie carte in prima squadra. Una scommessa personale, certo, ma che ha complicato i piani del club.
Cherubini non ha spinto per andare al Sassuolo, mentre l’operazione Pagano-Bari è saltata per divergenze economiche: la richiesta di 2 milioni è sembrata troppo alta ai pugliesi. E su Mannini, la Roma ha posto il veto. Una lunga lista di “quasi” affari che alla fine si sono trasformati in nulla.
Come se non bastasse, c’è un’altra matassa da sbrogliare: quella legata a Riccardo Calafiori. Il difensore, passato all’Arsenal via Basilea, dovrebbe garantire al club giallorosso circa 9 milioni di euro grazie alla clausola sulla rivendita (40%). Ma la cifra è ancora bloccata da uno scontro legale con gli svizzeri.
La Roma ha già informato la UEFA di questa voce in bilancio che, se e quando arriverà, varrà come plusvalenza totale. Nel frattempo, si attende anche l’uscita di Paredes verso il Boca Juniors per circa 3,5 milioni di euro.
E quindi? Il target UEFA non è stato centrato, ma da Trigoria filtra calma. Si punta su un possibile compromesso: una multa economica – come già accaduto in passato – piuttosto che sanzioni più pesanti. L’idea di restare fuori dalle coppe o di subire tagli alla lista UEFA non sembra sul tavolo, almeno per ora.
Ma è chiaro che questo condizionerà tutto il mercato estivo: niente spese folli, attenzione ai conti, mosse ragionate. Proprio come ha ribadito Ranieri: “Serve equilibrio, anche nei conti”.
Resta però una domanda sospesa, che va oltre le cifre: quanto potrà andare avanti questo gioco dell’equilibrio senza una vera strategia di crescita? La Roma ha evitato il peggio, ma la sensazione è che viva ancora troppo nel limbo tra ambizione e sostenibilità. Forse è il momento di scegliere davvero da che parte stare.
Con l’arrivo della stagione fredda, la scelta degli pneumatici torna tra le priorità degli automobilisti:…
Il 20 novembre 2025, all’Aurum di Pescara, si terrà una delle iniziative più attese in…
L’arrivo dell’inverno modifica in modo sensibile il comportamento dell’asfalto cittadino, soprattutto in territori come Pomezia,…
In un mercato dove la fiducia vale più dei margini, Luca Fontanelli, fondatore di QUEST,…
Il Black Friday è il momento ideale per aggiornare la propria tecnologia. Quest'anno HONOR riesce…
Il calcio, si sa, non è solo uno sport: è un fenomeno culturale capace di…