Giornate di caldo record a Roma, dove le piazze e le strade del centro pullulano di venditori abusivi di acqua, spesso conservata in condizioni sanitarie indecenti ma venduta ai turisti che visitano i monumenti della Capitale. Una lotta impari quella dei caschi bianchi romani, costretti a confrontarsi ogni giorno con centinaia di venditori abusivi, nonostante le temperature di 40 gradi all’ombra. ” Per almeno frenare il fenomeno cerchiamo di puntare ai nascondigli ” Spiega Marco Milani, Segretario Romano del SULPL “Spesso insalubri i pannelli dei contatori elettrici o del gas, dove le bottigliette, congelate e scongelate più volte, vengono riposte per sfuggire ai sequestri” continua Milani, “Eppure basterebbe il buon senso: affidando la vendita e la distribuzione di acqua alle numerose associazioni di volontari, magari inserite nei circuiti della Protezione Civile, otterremmo piû risultati a costo zero; si ridurrebbe la presenza di venditori abusivi, si permetterebbe ai volontari, spesso anziani di ottenere un rimborso spese, magari ricavato dalla vendita delle bottigliette medesime ma soprattutto si offrirebbe ai turisti un prodotto sicuro e ad un prezzo accessibile, dal momento che boccette dal costo di 15 centesimi, vengono vendute fino a due euro e cinquanta ed infine perché no? Magari la Capitale recupererebbe agenti da impiegare in sicurezza, anziché in inutili crociate contro i mulini al vento”. Intanto proprio questa mattina 8ntorno alle 11, mezzi della Protezione Civile, con tanto di operatori mediatici al seguito, hanno preso posizione su piazza del Colosseo. Che la stagione del buon senso stia finalmente arrivando?