Ennesimi arresti della Polizia di Stato nell’ambito delle truffe ai danni delle persone anziane.
La Questura di Roma, anche sulla base di un sistema di georeferenziazione dei reati, ha intensificato i controlli, anche in borghese, in quelle zone maggiormente colpite da questo odioso fenomeno.
Ma non solo attività investigative, questa volta ad essere fondamentali sono stati i consigli dati alle anziane vittime durante uno dei corsi antitruffa tenuto dai poliziotti.
I poliziotti del IV Distretto San Basilio hanno arrestato, poiché colti in flagranza di reato, due fratelli di 19 e 37 anni di origine partenopea che hanno messo in atto una truffa nei confronti di due anziani coniugi rispettivamente di 84 e 72 anni.
Nella fattispecie, i due uomini hanno contattato telefonicamente l’84enne, inducendo nell’anziano il convincimento che il nipote fosse “nei guai” per una multa e che necessitasse di un’ingente somma di denaro in contanti.
L’anziano, intimorito dalle paventate sorti del nipote, ma memore delle informazioni fornitegli dagli agenti durante uno degli incontri dedicati alla sensibilizzazione contro le truffe ai danni degli anziani svolto dal IV Distretto San Basilio, a cui lo stesso aveva partecipato, ha subito contattato il poliziotto che aveva conosciuto durante la campagna, chiedendogli aiuto.
Gli agenti si sono immediatamente portati nell’abitazione del richiedente e sul posto hanno colto il 19enne mentre faceva ingresso all’interno dell’abitazione per recuperare i monili e i contanti preparati dalla vittima.
I poliziotti hanno inoltre rintracciato e fermato il fratello complice che attendeva in auto, nei pressi dello stabile. L’anziano signore, conscio dello scampato pericolo corso, ha ringraziato i poliziotti manifestando un vivo apprezzamento per il prezioso corso anti truffa che gli ha impedito di finire nella rete di quei soggetti.
Entrambi gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria.
Gli investigatori del commissariato Trastevere, invece, hanno arrestato un 19enne gravemente indiziato, in concorso con un minorenne, di aver truffato un’anziana signora con la tecnica del falso nipote.
Determinante l’intuizione degli agenti che, nel traffico della capitale, nelle vicinanze della Bocca della Verità, hanno intercettato un’auto sospetta. Quando il conducente e il passeggero dell’utilitaria, risultata poi a noleggio, hanno capito che stavano per essere fermati, hanno gettato dal finestrino un sacchetto di gioielli e nascosto dei contanti sotto i sedili; manovre risultate inutili: gli agenti hanno recuperato i preziosi e trovato i soldi.
Dopo una breve indagine gli stessi poliziotti hanno capito che i due fermati avevano agito in un appartamento del portuense. La vittima, una donna ultraottantenne, dopo la classica telefonata di richiesta di aiuto da parte di un fantomatico nipote, aveva consegnato i soldi ed i gioielli appena recuperati dagli agenti della Questura di Roma.
Dopo gli atti di rito i presunti autori sono stati indagati perché gravemente indiziati del reato di truffa aggravata. Per il 19enne è scattata la misura pre-cautelare dell’arresto in flagranza di reato convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari, accogliendo la richiesta della Procura. La posizione del minore è stata invece immediatamente segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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