DE ANGELIS RISPETTI LA COSTITUZIONE: SENZA PARTITI LA DEMOCRAZIA FINISCE.
“L’intenzione di sfrattare i partiti dalle loro sedi espressa dal Sindaco De Angelis, è l’ennesima manifestazione della barbarie in cui siamo precipitati”. Nel Prc di Anzio è palpabile l’indignazione per il violento e demagogico attacco sferrato contro gli spazi democratici dall’amministrazione anziate. “La nostra Costituzione – spiegano da Rifondazione- tutela e promuove la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica proprio attraverso i partiti. Questi sono uno strumento fondamentale per le classi popolari in vista dell’ottenimento dei propri diritti, nel rispetto delle regole democratiche. Non da oggi si vuole colpire proprio questo diritto eliminando le forme democratiche che impediscono lo strapotere dei poteri economici dominanti”.
Secondo il Segretario di Rifondazione comunista di Anzio Spallotta: “La politica senza partiti è quella demagogica e clientelare che fa leva sulla paura e l’ignoranza delle masse, allo scopo di lasciare che i ricchi e i potenti facciano il loro comodo. È quella che pratica proprio De Angelis, il suo partito, la Lega e le forze demagogiche come i cinque stelle, che con quest’ultima siedono al governo. Non è altro che la gestione dell’esistente in forma autoritaria proprio come faceva il fascismo, che evidentemente nel comune di Anzio è apprezzato, vista la decisione di Giunta e Consiglio comunale di non rimuovere la cittadinanza onoraria a Mussolini.
Inoltre tale attacco serve a distrarre i cittadini dai grandi problemi che vive questa città, logorata da decenni di speculazione edilizia, senza una economia in grado di creare occupazione stabile, con aziende storiche come la Granarolo pronte ad andare via, con la sanità falcidiata dai tagli “zingarettiani”, con strade dissestate, infrastrutture fatiscenti, ambiente al collasso, col rischio di trasformarsi in una discarica per la capitale, servizi sociali pessimi, cultura assente o quasi, senza una identità precisa e ridotta ad una città dormitorio. Per non parlare della presenza dei clan malavitosi, dello sfruttamento selvaggio dei lavoratori migranti e delle scorribande razziste e fasciste che sempre più spesso si verificano”.
Ma in fondo De Angelis e i suoi alleati “oggettivi” a cinque stelle, continua Spallotta: “Non fanno altro che portare avanti una tendenza storica trentennale, che serve proprio a escludere la partecipazione attiva delle classi popolari alla politica. La democrazia intesa come protagonismo consapevole delle masse, diviene un ostacolo per una società basata su un’economia fondata sullo sfruttamento indiscriminato di risorse umane e naturali come è la nostra. Si tratta di uno scenario inquietante che mette a rischio la libertà di tutti: è tempo di contrastarlo attuando pienamente la Costituzione. Contro questa nuova forma di autoritarismo, che ci riduce tutti a divenire passivi e obbedienti al capo di turno, bisogna resistere duramente. Le forze democratiche devono rivendicare sedi e luoghi dove fare politica attiva, non certo abbandonarle, perché essa è sinonimo di libertà e uguaglianza, delle quali evidentemente è nemico chi invece vuole invece spazzare via i partiti”.
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