Perché girare la testa dall’altra parte, perché ignorare il grido disperato, la richiesta d’aiuto di chi ancora può essere salvato, perché renderci complici dell’orrore mentale di chi uccide, deturpa, distrugge la vita altrui, sentendosene proprietario o diversamente ignorandone il valore universale comune. Mi riferisco alla povera Sara Di Pietrantonio bruciata viva ventotto ore fa alla Magliana, piuttosto che a Yara Gambirasio trucidata a Brembate di Sopra il settembre di sei anni fa o a Sara Scazzi alfine scaraventata in un pozzo, un mese prima ad Avetrana. Mi riferisco anche alla riluttanza e al vergognoso ritardo con cui si è reagito allo scempio di Palmira e all’indifferenza con cui si assiste all’affondamento della Città Eterna nelle sabbie mobili della riottosa burocrazia amministrativa e della sociologia di comodo. Lo so che compiere un gesto di altruismo rischia di essere giudicato come una fesseria, perché ci si coinvolge in quello che sta accadendo – nel bene e nel male – ma allora è venuto il tempo di rinnegare gli eroi, da Furio Camillo ad Enrico Toti, a Salvo D’Acquisto …?
Ruggero Alcanterini
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