Riflessioni+del+Direttore+%26%238211%3B+LA+METAFORA+DEL+CALCIO
lecodellitoraleit
/riflessioni-del-direttore-la-metafora-del-calcio/amp/
Sport

Riflessioni del Direttore – LA METAFORA DEL CALCIO

Finite le celebrazioni stereotipate del Primo Maggio, festa del lavoro anche per chi non lo ha mai avuto o perso, si rimane a ragionare sul Trump a sorpresa, piuttosto che sul Renzi bis scontato o la sfida transalpina tra Macron e Le Pen … Per il resto, per un mese parleremo ancora di calcio con la Juventus lasciata sola in vetta al Campionato e possibile protagonista finale in Champion League. Nessuna novità, nessun fattore emotivo, fintanto che non si realizzi veramente la parabola del Vangelo secondo Matteo, che vede premiare gli “ultimi” al posto dei primi. E così, ho pensato di mettere insieme due che del calcio s’intendono e hanno in comune una idea motivazionale sulla figura dell’arbitro. Penso a Pierluigi Collina e collega Darwin Pastorin, che hanno scritto due libri diversi sul calcio e la metafora della vita (Le mie regole del gioco e Lettera a mio figlio sul calcio) ma hanno condiviso una considerazione essenziale su colui che ha il potere di condizionare l’esito della partita, ovvero che per fare l’arbitro, a prescindere dalla condizione infima o altissima del contesto, deve avere davvero la vocazione e il carattere giusto. Dunque, nel raccomandare la lettura dei due bellissimi volumi a ragazzi ed adulti, vi lascio alla romantica idea di Pastorin e Collina su chi sceglie di stare in mezzo, tra contendenti in campo e fuori…:”Io proverò sempre tenerezza per quei giovani che , ancora oggi, vanno ad arbitrare in trincea, protetti soltanto dal loro coraggio. Giovani che la domenica rinunciano alla gita fuori porta o al cinema con gli amici per dare inizio , in perfetto orario, a quel rito laico che, figlio mio, ci vede abbracciati e in attesa, pronti a gioire per una rete della nostra squadra o a essere tristi per quel gol che, insomma, potevamo anche evitare. Senza l’arbitro non avrebbe senso il calcio: è possibile giocare senza portiere e centravanti, non senza quell’uomo che corre, corre e corre senza mai poter toccare la palla. Segnare. E poter almeno ricevere, almeno una volta, un applauso sincero. Un applauso lungo . Un applauso da far venire i brividi”.

Ruggero Alcanterini

Published by
Ruggero Alcanterini

Recent Posts

Grande Fratello scossone in arrivo, Helena se ne va? Già si parla dei motivi dell’uscita

Costa sta succedendo nella casa più spiata d'Italia: Helena verso l'addio al Grande Fratello? Tutta…

11 minuti ago

X Factor 2024, l’annuncio dell’eliminata Lowrah infiamma il web: cos’è successo

Dopo essere stata eliminata da X Factor 2024, Lowrah torna sui social e con un…

1 ora ago

Striscia la Notizia torna ad indagare Affari Tuoi, nel mirino questi pacchi: “Stranissimo trend”

Striscia la Notizia torna all'attacco di Affari Tuoi e tira in ballo i trend, definiti…

2 ore ago

Alberto Matano come non l’avete mai visto: beccato così a Ballando con le stelle – Video

Alberto Matano come non l'avete mai visto: il giornalista beccato così a Ballando con le…

4 ore ago

Uomini e Donne, Mario richiamato da Maria De Filippi. Poi la confessione dell’ex dama: “Mi ha scritto”

Maria De Filippi ha richiamato Mario Cusitore al centro dello studio, lo stesso cavaliere dopo…

5 ore ago

Sfiorata rissa a Uomini e Donne, Tina e Gemma faccia a faccia: la reazione di Maria De Filippi è immediata

Scintille a Uomini e Donne, Tina e Gemma questa volta sembra quasi che stavano arrivando…

5 ore ago