Riflessioni del Direttore . IL CALVARIO DI MARCELLO TOMADINI, CON GIOVANNI GUARESCHI E GIAMPIERO CASCIOTTI
La Fondazione Roma Europea organizza in questi giorni, a Roma, la Mostra “Tappe di un calvario”, dedicata all’artista, pittore e soldato, Marcello Tomadini, detenuto nel lager di Sandbostel nel 1944. Si tratta di un Evento unico, perché sono eccezionalmente esposti 28 disegni, realizzati dall’artista durante la sua terribile esperienza e messi in mostra in una delle lugubri “baracche” vigilate dalle SS, settantatré anni fa, proprio in quell’orribile luogo di detenzione, con la cinica approvazione degli aguzzini. Infatti si tratta dell’unica mostra del genere, mai realizzata in un campo di concentramento nazista. Altri, come lo stesso Giovannino Guareschi, fecero l’orribile analoga esperienza sempre a Sandbostel, in Bassa Sassonia, a una quarantina di chilometri da Brema, ma le loro opere ebbero un altro percorso. Voglio ricordare che, tra i militari italiani detenuti in quel campo, c’era anche il generale, allora tenente, Giampiero Casciotti, amico di una vita, storico vice presidente della FIDAL, scomparso nel febbraio scorso a novantacinque anni. I racconti di Gianpiero mi confermavano quanto rappresentato con una interpretazione carica di drammaticità proprio da Tomadini, che con lui e Guareschi aveva vissuto quella triste esperienza. Anche per questo, sabato, nella fase inaugurale, nel Centro Culturale legato al nome di Karol Wojtyla, ho proposto al Capo di Gabinetto del Ministero per i Beni Culturali, di considerare l’opportunità di riunire tutte queste testimonianze in un fondo unico ed una location, che ne enfatizzi la memoria, piuttosto che finire disperse nei mille rivoli del collezionismo e nella obsolescenza, rappresentando valori davvero particolari, che vanno ben oltre le quotazioni del mercato artistico. Data la straordinarietà dell’iniziativa, a cura di Antonella Viali, “Tappe di un calvario” ha ottenuto oltre il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Lazio e del Comune di Cividale, Città di nascita dell’Artista e della Regione Friuli Venezia Giulia, la considerazione del mondo sanitario e in particolare di quello che si fa carico della ricerca in campo oncologico e dello stesso Comitato Nazionale Italiano Fair Play, rappresentato dal sottoscritto. Il giorno dell’Inaugurazione – venerdì 19 maggio 2017 –nella Sala Espositiva di Via delle Botteghe Oscure,15 – dove le opere rimarranno esposte sino al 9 di giugno – si è svolta una interessante Conferenza con la partecipazione dei Prof. Avv. Cesare San Mauro, Segretario Generale della Fondazione Roma Europea, Prof. Giampaolo D’Andrea, Capo di Gabinetto MiBACT, Dott. Fabrizio D’Alba, Direttore Generale Ospedale S. Camillo-Forlanini , Dr.ssa Maura Cossutta, Responsabile Relazioni esterne Ospedale S. Camillo-Forlanini , Dott Leonardo Vigna, Oncologo, Dott. Fabrizio Signore, Primario ginecologo Ospedali Grosseto-Arezzo-Siena, Rag. Stefano Balloch, Sindaco di Cividale del Friuli, Mons. Ptasznik Pawell, Rettore della Chiesa di San Stanislao. Il beneficio economico di “Tappe di un Calvario” verrà devoluto al Polo Oncologico dell’Ospedale S. Camillo-Forlanini.