“La situazione rifiuti a Roma è catastrofica e dopo quasi sei mesi di amministrazione Gualtieri siamo ancora in piena emergenza. Lo smaltimento fuori Regione e all’estero costringe Ama a pagare 250mila euro a settimana, con il conto destinato a salire e una TaRi che per i romani si preannuncia ancora più salata, pur essendo già la tariffa più alta di tutta Italia. Insomma, più di un milione al mese è il conto da pagare per la crisi dei rifiuti mentre è sempre più a rischio la costruzione dei nuovi Tmb. Intanto, dopo la chiusura del catino di Albano disposta dalla procura di Velletri, arrivano i primi fortissimi ritardi sulla raccolta che per ora coinvolgono il quartiere Montesacro nel popoloso III Municipio e la Cassia. Le maggiori criticità si stanno registrando in queste ore anche nei Municipi IV, XII e XIV, ma presto si espanderanno a macchia di leopardo su tutta la Capitale. Con la fine dello smart working e l’arrivo dei turisti la situazione è poi destinata a peggiorare, anche perché questa maggioranza si è fatta trovare impreparata e sotto il profilo della impiantistica e sotto quello dell’estensione del porta a porta. Altro che mirabolante piano speciale di risoluzione natalizia del problema! Roma è ormai patria della monnezza puteolente e invasiva: mollette al naso per tutti e ci mettiamo una toppa?”.
Così in una nota congiunta i consiglieri capitolini del M5S Daniele Diaco e Paolo Ferrara, rispettivamente vicepresidenti della commissione Ambiente e dell’Assemblea capitolina.