Di Ruggero Alcanterini
Approfitto della straordinaria opportunità che si sta determinando con COMUNICARE LO SPORT, in fase di decollo con il primo appuntamento di giovedì prossimo, per ricordare uno degli “assi” del giornalismo italiano, uno dei direttori storici di quello sportivo, anche lui come Salgari veronese di nascita, alla guida de La Gazzetta dello Sport, del Corriere dello Sport e di Tuttosport dal 1936 al 1962. Bruno era nato due anni prima dei Giochi di Atene 1896, la prima edizione delle Olimpiadi moderne. Giunto alla diciassettesima, quella di Roma, (quando io esordivo nell’Ufficio Stampa diretto da Garroni e Bianculli) lui scrisse pagine memorabili con un piglio ed un taglio che gli erano propri, ma che in quella occasione erano onusti di valori simbolici, storici, sociali, quasi fosse una sintesi del suo percorso di grande comunicatore, forse il suo testamento da sapiente cantore dello sport, destinato a spegnersi dopo poco più di un anno. Per questo aggiungo il suo esemplare “pezzo” sull’apertura dei Giochi di Roma, intitolato “APPUNTI PER I POSTERI” …
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