Un contributo di 10mila euro riconosciuto al genitore in condizione di disoccupazione involontaria. Uno di 12 mesi per il pagamento del canone di locazione. Un credito di imposta da utilizzare a compensazione delle somme corrisposte per il pagamento dei ticket sanitari.
E ancora: individuazione di immobili di proprietà pubblica da destinare ad alloggi con canoni di locazione agevolati. E la promozione di protocolli d’intesa con gli enti locali e gli enti pubblici e privati per la concessione di alloggi a canone agevolato.
Sono i punti cardine della legge che ha come prima firmataria la consigliera regionale del Pd, Michela Califano, sulle “Misure di sostegno in favore dei genitori separati in condizione di disagio economico e abitativo” approvata oggi dal Consiglio del Lazio all’unanimità.
Le risorse stanziate ammontano a quasi 4 milioni di euro per il triennio 2021-2023.
“Le scene di coniugi separati in coda alla mensa della Caritas o che passano la notte in macchina o in un alloggio di fortuna sono ormai purtroppo sempre più diffuse – spiega la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, prima firmataria della legge -. Una categoria sempre più a rischio. E la pandemia non ha fatto altro che acuire il grave disagio economico-sociale in cui cadono spesso, a seguito della separazione, padri o madri e di riflesso anche i figli minori. Un fenomeno preoccupante sul quale siamo intervenuti mettendo in campo misure di sostegno concrete”.
“Parliamo di un unicum su cui abbiamo cercato la massima convergenza possibile con le forze di maggioranza e di opposizione e una sintesi di sostanza. Non a caso questa proposta è a doppia firma, la mia e quella del collega Pirozzi di Fratelli d’Italia che ringrazio. A dimostrazione che abbiamo portato avanti un disegno che potesse far tesoro delle esigenze e dei punti di vista di tutte le forze politiche del Consiglio regionale”.
Secondo i dati disponibili, nel Lazio le separazioni sono in forte aumento. “L’esigenza di aiutare concretamente, con sostegni economici e abitativi il genitore che, dopo la fine del matrimonio, dell’unione civile o della convivenza di fatto, si trova in difficoltà garantendogli così una vita dignitosa e un’autonomia abitativa è il cuore della legge” sottolinea Califano che conclude:
“Questo testo riconosce l’importanza del ruolo del genitore nelle diverse fasi della crescita psicofisica dei figli e il loro diritto di trascorrere lo stesso tempo con ciascuno dei genitori. Favorire il mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo dei figli con i genitori anche dopo la fine del matrimonio, della convivenza di fatto o dell’unione civile”.
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