C’è tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda online per la misura riservata a tutti i comuni italiani che vogliono progettare un’attività di bonifica amianto dagli edifici pubblici.
Un fondo totale di 16 milioni di euro erogato in tre anni fino al 2018. Ogni amministrazione avrà la disponibilità di un importo massimo finanziabile di 15 mila euro. Destinati per interventi presentati da una sola istanza.
Il fondo è quindi finalizzato a finanziare i costi per la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica mediante rimozione e smaltimento dell’amianto. Interventi sui manufatti in cemento-amianto su edifici e strutture pubbliche insistenti nel territorio nazionale.
È quanto previsto dalla nuova misura che entra in vigore grazie al nuovo bando del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (“MATTM”). Ovvero, il decreto 562/2017, in attuazione della norma del Collegato Ambientale. Secondo l’art. 56, co. 7, della Legge 28 dicembre 2015, n. 221.
Nella gestione del fondo per la progettazione lavorano insieme il Ministero dell’Ambiente, l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e la Sogesid Spa. Ad ogni modo anche la società in house del Dicastero fornisce supporto tecnico-specialistico.
In attuazione di quanto previsto dal decreto, il “MATTM” ha emanato, con riferimento all’annualità 2017, un ulteriore bando. Ovvero il D.D. n. 562 del 14 dicembre 2017. Nel quale sono definiti ulteriori dettagli sulle modalità di accesso delle domande, sui criteri di valutazione e formazione della graduatoria e di finanziamento, nonché forniti gli allegati tecnici per la definizione della documentazione di supporto alla domanda, mentre i criteri per accedere al fondo restano quelli fissati dal decreto del 21 settembre 2016.
Il fondo erogato alle amministrazioni comunali vincitrici sarà riservato, in prima istanza, agli edifici scolastici, o alle strutture entro un raggio non superiore a cento metri da asili, scuole e parchi gioco, da strutture di accoglienza, ospedali e impianti sportivi.
Inoltre, il finanziamento prevede attività di bonifica anche per ciò che concerne gli interventi relativi ad edifici pubblici per i quali esistono segnalazioni da parte di enti di controllo sanitario, di tutela ambientale e di altri enti e amministrazioni in merito alla presenza di amianto.
Attenzione è posta infine ai finanziamenti per gli interventi sugli edifici pubblici per i quali si prevede un progetto cantierabile in 12 mesi dall’erogazione del contributo, e per edifici pubblici collocati all’interno di un Sito di Interesse Nazionale o inseriti nella mappatura dell’amianto ai sensi, del Decreto Ministeriale n.101 del 18 marzo 2003.
«Si tratta di una misura largamente insufficiente, innanzitutto perché con importi esigui, sia nella globalità che per ogni singolo intervento (15.000 euro), e perché circoscritta agli edifici pubblici. Non è così che si risolve il problema amianto in Italia.
Bisogna tener conto che la fibra killer provoca ogni anno più di 6000 decessi per mesotelioma, asbestosi, cancro polmonare e altre patologie asbesto correlate. Con costi non inferiori a 600.000.000 di euro l’anno per le sole spese sanitarie. Più 1.000.000.000 tenendo conto di tutti gli altri oneri. Oltre all’inaccettabile tributo in termini di vite umane e di sofferenze immani per i malati e i loro familiari.
Insistiamo perché si dia corso alla discussione della nostra proposta di legge, elaborata dal Dott. Nicola Forte. Proposta per le detrazioni fiscali/bonus fiscale, per le bonifiche, dei 40.000.000 di tonnellate di materiali di amianto presenti nel territorio nazionale». Dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
L’Osservatorio Nazionale Amianto si pone al fianco delle amministrazioni dei comuni italiani per offrire assistenza legale nel percorso burocratico finalizzato all’ottenimento del fondo utile a un’attività di bonifica amianto dagli edifici pubblici, oltre a garantire una consulenza a tutti gli ex lavoratori affetti da patologie asbesto correlate.
Per maggiori informazioni contattare il numero verde 800 034 294 o consultare il seguente link. Per partecipare al bando consultare il sito ufficiale del Ministero.
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