Gli agenti della Polizia di Stato del XIV Distretto Primavalle, a seguito di approfondite indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, nei confronti di una 31enne, gravemente indiziata dei reati di rapina, lesioni ed estorsione. I fatti risalgono alla primavera scorsa: la giovane, secondo quanto ricostruito, prima è entrata in un negozio di alimentari dove si è impossessata di un cellulare e poi, nella concitazione del momento, seguita dal derubato, è entrata nella vicina farmacia ed ha colpito, provocandole una frattura nasale la dottoressa. Le indagini, curate dal personale del Distretto Primavalle, hanno accertato che la stessa ragazza, pochi giorni prima, aveva estorto alla mamma, dopo averla colpita con calci e pugni, del denaro. Gli elementi acquisiti hanno permesso alla Procura di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Roma una misura cautelare. Sono stati gli stessi agenti di via Cavallotti ad eseguire la misura e accompagnare la 31enne in carcere.
Al Pigneto, soprattutto in vista della stagione estiva, gli investigatori del commissariato Porta Maggiore hanno predisposto, soprattutto nelle ore serali, mirati servizi proprio per contrastare fenomeni predatori. Dopo aver appurato che spesso gli autori di furti, che si aggirano tra i tavolini esterni dei locali, approfittando della distrazione dei clienti, sottraggono borse o portafogli e vanno a prelevare contanti in un vicino bancomat, i poliziotti in borghese si sono appostati proprio nei pressi dello sportello automatico. Intorno alle ore 23.00 hanno notato un cittadino etiope con una tracolla di colore rosso sotto il braccio accovacciarsi tra 2 macchine parcheggiate per poi uscire dal nascondiglio di fortuna con un portafogli, sempre di colore rosso, in mano, ed inserire una carta dentro il bancomat: a quel punto gli agenti hanno controllato l’uomo che in mano aveva ancora un bigliettino con su scritto il pin per prelevare. Nel frattempo sono arrivati anche il gestore di un locale ed una donna che stavano seguendo l’indagato, in quanto alla donna era stata appena rubata una borsa rossa: gravemente indiziato dei reati di furto e di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, il 40enne è stato arrestato; l’arresto è stato convalidato dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma che ha successivamente disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora presso il comune di residenza.
Sulla Circonvallazione Gianicolense, invece, gli agenti del XII Distretto “Monteverde” hanno tratto in arresto un tunisino di 68 anni gravemente indiziato di rapina. La vittima ha raccontato ai poliziotti che poco prima, mentre si trovava a bordo di un tram, si era accorto di un uomo che gli stava rubando il portafoglio dal borsello; il presunto borseggiatore, credendo di essere riuscito a fuggire ma è stato rintracciato dalla stessa vittima poco dopo. Il 68enne ha colpito ad una mano il derubato per evitare che lo stesso chiamasse l’112. L’uomo è stato poi fermato ed arrestato dagli agenti del commissariato Monteverde immediatamente intervenuti sul posto. L’arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Roma che ha disposto per il tunisino la misura della custodia cautelare in carcere.
Infine i poliziotti del X Distretto Lido hanno arrestato 3 cittadini egiziani, 2 di 19 anni ed 1 di 20, per tentata estorsione aggravata in concorso.
Subìto il furto del proprio cellulare, un ragazzo aveva fatto denuncia negli uffici di Polizia ad Ostia. Poco dopo era stato contattato, sul telefono della fidanzata, da una persona con accento straniero che si era offerta di restituirgli il maltolto in cambio di un caffè che, durante una successiva chiamata, si era trasformato in 150 euro.
Chiamato l’1 1 2, Numero Unico Emergenze Europeo, la vittima ha raccontato cosa stesse accadendo ed immediatamente sono arrivate 2 pattuglie del X Distretto che, grazie alla geolocalizzazione avvenuta tramite il telefonino della ragazza, sono riuscite ad individuare i 3 ragazzi con il bottino tra le mani e ad arrestarli: l’arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Roma.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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