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Economia

Prezzo degli iPhone: l’aumento dovuto ai dazi di Trump, ecco quanto costeranno

Iphone, aumentano notevolmente i prezzi: colpa dei dazi imposti da Trump, ecco quanto sarà necessario sborsare per un cellulare nuovo
Prezzo degli iPhone: l’aumento dovuto ai dazi di Trump, ecco quanto costeranno – lecodellitorale

Gli appassionati di tecnologia, e in particolare i fan degli iPhone, potrebbero trovarsi a dover affrontare una brutta sorpresa nei prossimi anni. Un fenomeno che non tutti conoscono potrebbe far lievitare il prezzo di questi smartphone iconici: si tratta dei dazi imposti dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che hanno avuto un impatto diretto sulla produzione globale di numerosi dispositivi tecnologici, compreso l’iPhone.

Molti non si rendono conto che dietro ogni dispositivo tecnologico ci sono filiere produttive globali, e gli iPhone non fanno eccezione. La maggior parte degli smartphone della Apple è assemblata in Cina, con l’aiuto del gigante taiwanese Foxconn. E qui arrivano i problemi: i dazi imposti sui prodotti provenienti dalla Cina sono al 54%, e questo influisce direttamente sul costo di produzione.

Ma non è solo la Cina a fare i conti con le tariffe doganali: anche paesi come il Vietnam e l’India sono finiti nel mirino di Trump, con imposte rispettivamente del 46% e del 26%. In effetti, anche la Malesia e la Thailandia, dove vengono prodotti alcuni dispositivi come gli iMac, sono soggette a dazi significativi, rispettivamente del 24% e 37%.

Con l’inasprirsi delle politiche commerciali globali, la produzione di dispositivi Apple potrebbe diventare ancora più costosa. Questo aumento dei costi non potrà che riflettersi sui prezzi finali per i consumatori. E non parliamo solo di pochi euro in più, ma di aumenti significativi che potrebbero cambiare il panorama degli acquisti di iPhone in tutto il mondo.

IPhone, previsti rincari sensibili: percentuale da paura

Gli analisti prevedono rincari sensibili. Secondo le stime, i prezzi degli iPhone potrebbero aumentare addirittura fino al 40% a causa di questi dazi. Alcuni esperti, come quelli di Morgan Stanley, suggeriscono che l’aumento potrebbe essere meno drastico, con un rincaro del 18%, ma c’è chi teme il peggio.
IPhone, previsti rincari sensibili: percentuale da paura – lecodellitorale

Il modello base dell’iPhone 16, che negli Stati Uniti è venduto a circa 799 dollari, potrebbe arrivare a costare fino a 1.142 dollari se dovesse essere applicato un aumento del 43% sulle tariffe doganali. Ma non è solo negli Stati Uniti che i consumatori dovranno fare i conti con questi aumenti.

IPhone, prezo shock in Italia: costeranno oltre 2.000 euro

In Italia, ad esempio, l’iPhone 16 Pro Max, uno dei modelli più costosi, che attualmente ha un prezzo di 1.489 euro, potrebbe arrivare a costare 1.757 euro nel 2025, in uno scenario “favorevole”. Tuttavia, l’aumento più grave potrebbe far schizzare il costo fino a 2.129 euro, un incremento davvero notevole per i consumatori europei. E non si fermano qui i rincari: anche prodotti come le AirPods e gli iMac potrebbero vedere un aumento dei prezzi.

A questo punto, la domanda che tutti si pongono è: quanto di questi aumenti finirà sulle spalle dei consumatori? Apple dovrà decidere se e quanto trasferire agli utenti i costi aggiuntivi legati ai dazi. La compagnia di Cupertino potrebbe scegliere di assorbire parte dei costi, ma le previsioni indicano che difficilmente potrà evitare un incremento del prezzo finale.

Questa situazione solleva un interrogativo più ampio: come reagiranno i consumatori? Con l’aumento dei costi, l’appeal dei prodotti Apple potrebbe ridursi, soprattutto nei mercati più sensibili come quello europeo. Il rischio è che la politica commerciale di Trump finisca per colpire anche l’industria tecnologica globale, costringendo i consumatori a ripensare le proprie scelte d’acquisto.

Alla fine, l’incertezza è tanta. Ci troviamo di fronte a un mondo in cui le politiche commerciali statunitensi influenzano direttamente la quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo, anche per un semplice acquisto come l’iPhone. Sarà interessante vedere come Apple affronterà questa sfida e se i consumatori saranno disposti a pagare di più per un marchio che, fino a poco tempo fa, sembrava immune da queste fluttuazioni.

Giancarlo Spinazzola

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