Gli appassionati di tecnologia, e in particolare i fan degli iPhone, potrebbero trovarsi a dover affrontare una brutta sorpresa nei prossimi anni. Un fenomeno che non tutti conoscono potrebbe far lievitare il prezzo di questi smartphone iconici: si tratta dei dazi imposti dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che hanno avuto un impatto diretto sulla produzione globale di numerosi dispositivi tecnologici, compreso l’iPhone.
Ma non è solo la Cina a fare i conti con le tariffe doganali: anche paesi come il Vietnam e l’India sono finiti nel mirino di Trump, con imposte rispettivamente del 46% e del 26%. In effetti, anche la Malesia e la Thailandia, dove vengono prodotti alcuni dispositivi come gli iMac, sono soggette a dazi significativi, rispettivamente del 24% e 37%.
Con l’inasprirsi delle politiche commerciali globali, la produzione di dispositivi Apple potrebbe diventare ancora più costosa. Questo aumento dei costi non potrà che riflettersi sui prezzi finali per i consumatori. E non parliamo solo di pochi euro in più, ma di aumenti significativi che potrebbero cambiare il panorama degli acquisti di iPhone in tutto il mondo.
IPhone, previsti rincari sensibili: percentuale da paura
Il modello base dell’iPhone 16, che negli Stati Uniti è venduto a circa 799 dollari, potrebbe arrivare a costare fino a 1.142 dollari se dovesse essere applicato un aumento del 43% sulle tariffe doganali. Ma non è solo negli Stati Uniti che i consumatori dovranno fare i conti con questi aumenti.
IPhone, prezo shock in Italia: costeranno oltre 2.000 euro
In Italia, ad esempio, l’iPhone 16 Pro Max, uno dei modelli più costosi, che attualmente ha un prezzo di 1.489 euro, potrebbe arrivare a costare 1.757 euro nel 2025, in uno scenario “favorevole”. Tuttavia, l’aumento più grave potrebbe far schizzare il costo fino a 2.129 euro, un incremento davvero notevole per i consumatori europei. E non si fermano qui i rincari: anche prodotti come le AirPods e gli iMac potrebbero vedere un aumento dei prezzi.
Questa situazione solleva un interrogativo più ampio: come reagiranno i consumatori? Con l’aumento dei costi, l’appeal dei prodotti Apple potrebbe ridursi, soprattutto nei mercati più sensibili come quello europeo. Il rischio è che la politica commerciale di Trump finisca per colpire anche l’industria tecnologica globale, costringendo i consumatori a ripensare le proprie scelte d’acquisto.
Alla fine, l’incertezza è tanta. Ci troviamo di fronte a un mondo in cui le politiche commerciali statunitensi influenzano direttamente la quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo, anche per un semplice acquisto come l’iPhone. Sarà interessante vedere come Apple affronterà questa sfida e se i consumatori saranno disposti a pagare di più per un marchio che, fino a poco tempo fa, sembrava immune da queste fluttuazioni.