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Pomezia, venerdì 16 marzo ingresso libero per lo spettacolo teatrale sul caso Marta Russo

Da non perdere lo spettacolo teatrale, ad ingresso libero, di venerdì 16 marzo alle ore 21 in via della tecnica a Pomezia sul caso Marta Russo

Marta Russo, il mistero della Sapienza” di Mauro Valentini, scrittore e giornalista impegnato da anni in un settore, quello del libro d’inchiesta, è un opera unica nel suo genere. Il libro prende spunto da uno dei fatti di cronaca più importanti degli ultimi venti anni. Tale importanza è anche suffragata da quello che è rimasto nella memoria storica del nostro paese riguardo ai fatti del 9 maggio del 1997. Un paese, il nostro, che troppo spesso dimentica con facilità fatti luttuosi e non, ma che in questo caso invece è latore di una memoria che nello specifico dei fatti della Sapienza permane nella testa e soprattutto nel cuore degli italiani, senza distinzione di ceto o ideologia.

La morte assurda di una ragazza di venti anni non è facile da dimenticare per nessuno, se poi avvenuta nelle modalità che tutti ricordano; due studentesse di giurisprudenza che passeggiano per i viali dell’università e che all’improvviso vedono cambiare in pochi secondi il proprio destino, la prima più sfortunata, perde per sempre la vita, lasciando un vuoto incolmabile alla famiglia, la seconda rimane segnata da quel tonfo, dallo sparo che solo lei sentirà e poi dai fatti concitati che si sono poi susseguiti dopo quel giorno terribile.

Dal libro allo spettacolo, che  ripercorre le vicende sia giudiziarie che umane dei protagonisti, i nomi di Alletto, Liparota, Scattone, Ferraro e del professor Romano ci portano indietro di anni, a tanti telegiornali che hanno riferito per mesi interi piccoli e gradi verità e anche piccole e grandi bugie.

Proprio i mass media sono tra gli attori di questa performance di Teatro Civile, un genere teatrale che prende spunto dal Teatro di Narrazione che si sviluppa a cavallo degli anni settanta, per poi divenire un modello per molti registi e autori negli anni novanta. Gli esempi illustri non mancano, Marco Paolini e Duccio Camerini sono un valido esempio di drammaturgia moderna condita da temi sociali o di cronaca, un modo nuovo di raccontare la nostra società, con i suoi pregi e i suoi difetti.

La rappresentazione non punta il dito contro nessuno dei protagonisti, non mette in dubbio il giudizio umano e le sentenze che si sono susseguite negli anni, fino agli ultimi sviluppi. Rende al contrario omaggio e dignità alla povera Marta e alle persone che nel bene e nel male sono state travolte da una vicenda, che ancora oggi, è vissuta da tanti come personale. Una performance sostenuta per circa un’ora e mezza da recitazione, narrazione, immagini e musiche di scena.

L’opera è già stata rappresentata in vari spazi teatrali e culturali, sia pubblici che privati, riscuotendo un buon riscontro di critica e di pubblico, in allegato le schede degli eventi passati.

 

Personaggi e interpreti

Protagonisti

Mauro Valentini  un narratore

Cecilia De Vecchis  la Stampa

Claudia Caoduro  un’accusata

Giancarlo Zicari,  l’accusatore

Rodolfo Cubeta  un cantore

Marco Abbondanzieri,  un musico

 

Performance di Mauro Valentini

Regia e luci di Claudia Caoduro

Musiche di scena e editing audio Marco Abbondanzieri

 

La triste storia

Il 9 maggio 1997 Marta Russo, una studentessa dell’Università La Sapienza di Roma mentre passeggia a fianco di una sua amica viene colpita da un proiettile che la ferisce mortalmente alla nuca. È l’inizio di un incubo per tutti gli studenti dell’ateneo più grande d’Europa. Chi può aver avuto motivo per sparare ad una ragazza modello, che non aveva nemici. Affiora già durante le prime indagini l’idea che l’omicidio sia opera di un pazzo oppure sia il tragico risultato di un incidente. Poi però, le perizie e le testimonianze che si arricchiscono di particolari giorno dopo giorno focalizzano l’attenzione su due giovani assistenti della Facoltà di Filosofia del Diritto: Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, che per quell’omicidio verranno condannati dopo cinque gradi di giudizio.

Ma molte domande resteranno per sempre senza risposta:  perché hanno sparato? Chi sono i testimoni che li hanno visti compiere questa follia? Quali misteri a distanza di venti anni si celano attorno a quello sparo all’Università? Mauro Valentini ripercorre l’incredibile vicenda umana e giudiziaria che ha portato alla condanna di Scattone e Ferraro, svelando molti particolari inediti di quello che rimane, nonostante la sentenza passata in giudicato, un vero enigma.

Il racconto si sofferma sui testimoni dell’accusa e della difesa, rimanda indietro il nastro di quelle testimonianze che furono decisive per il convincimento dei giudici e l’autore trova 18 elementi che non collimano con la tesi ormai passata alla storia e agli archivi processuali.

Una tesi che non convince appieno e che a distanza di 20 anni lascia non risolti troppi dubbi, sfiorando la carne viva di una vicenda che ancora sanguina e che l’opinione pubblica non ha rimarginato né consegnato alla Storia.

Perché, come scrive Sandro Provvisionato nella sua prefazione del libro: “per Marta Russo non è stata fatta giustizia”

 

MAURO VALENTINI

È uno scrittore e giornalista romano, anche se da anni vive a Pomezia. Ha diretto in passato un blog – magazine di grande successo e oggi scrive principalmente di cronaca nera e di cinema collaborando con diverse testate nazionali, tra le quali Settimanale Grandangolare,  Giallo e Cronaca & Dossier.  Con “Marta Russo – Il Mistero della Sapienza” ha vinto l’undicesima edizione del premio letterario Costa d’Amalfi letteratura 2017 – È relatore di diversi convegni sul tema della violenza di genere e nel territorio dove vive è  riferimento culturale per moltissime iniziative letterarie. È ospite di numerosi programmi di approfondimento radiofonici e televisivi come opinionista. Ama il Cinema francese, il “noir” e la “nouvelle vague” sono i suoi ideali narrativi più alti a cui si ispira. Come autore letterario è stato premiato in diverse manifestazioni internazionali. Con Sovera ha già pubblicato, oltre all’ultimo “Marta Russo – Il Mistero della Sapienza” altri due libri –inchiesta: “40 passi” e “Cianuro a San Lorenzo” che hanno analizzato i misteri insoluti di due delitti avvenuti a Roma, contribuendo a riaccenderne l’interesse mediatico e investigativo.

 

redazione

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