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A Pomezia “cambia il modo di pensare il territorio”

Un convegno su come creare una “Smart City” a misura d’uomo e sulla necessaria valorizzazione delle start up è andato in scena all’Hotel Antonella

Imprenditori e amministratori pubblici provenienti da gran parte d’Italia si sono incontrati a Pomezia, presso l’Hotel Antonella, per raccontare la propria esperienza professionale e gettare le basi per una interpretazione costruttiva di nuovi modelli di amministrazione dei territori, così come il titolo del convegno – “Cambia il modo di pensare il territorio” – ha espresso in modo chiaro e convincente. L’appuntamento, organizzato dal comitato “Grande Pomezia” e dall’associazione “Italia in Comune”, ha riscosso un notevole successo di pubblico e sarà replicato a fine gennaio a Firenze, con nuove idee, ospiti e tante sorprese. E’ stato forte il desiderio di approfondire i temi trattati, che ormai fanno parte del vivere quotidiano della comunità locale: si è parlato, infatti, di come affrontare con il giusto approccio settori di rilievo come il turismo, l’imprenditoria femminile, le politiche migratorie, le energie rinnovabili. Nel corso dei lavori, il dibattito si è concentrato soprattutto sull’idea di come creare una “Smart City” a misura d’uomo, capace di guardare al futuro facendo leva sulla partecipazione sociale e la crescita infrastrutturale del territorio, per offrire servizi efficienti e adeguati a cittadini e imprese, da realizzare attraverso politiche inclusive, aperte al dialogo e fondate sulla partecipazione popolare reale. Una città intelligente ed efficiente, è stato però osservato, non può prescindere dalla valorizzazione delle start up, ambito nel quale le idee diventano impresa. Proprio dall’attività delle start up, infatti, può nascere un nuovo modo di amministrare, avviando un lavoro sinergico tra i diversi settori ambiente, agricoltura, industria, artigianato, commercio, trasporti, cultura, digitale.

Il convegno, moderato dalla conduttrice Rai Arianna Ciampoli, è stato aperto da un video di presentazione del nuovo comitato “Grande Pomezia” che, come spiegato dal suo promotore Andrea Ruggeri, “è uno strumento nato per sostenere i giovani e sarà gestito direttamente proprio da loro e da quanti avranno il desiderio di partecipare alla vita pubblica del proprio territorio”. Dopo l’introduzione del sindaco di Cerveteri e consigliere della Città Metropolitana di Roma, Alessio Pascucci, e un saluto del consigliere di amministrazione della Rai ed editore di “Formiche”, Paolo Messa, è intervenuto Giordano Riello, presidente dei giovani industriali di Confindustria Veneto, che ha ricordato “l’importanza di sostenere e finanziare le imprese giovanili e di credere nelle nuove idee”. Roberto De Luca, assessore al Bilancio del Comune di Salerno, ha invece ribadito la necessità di “fare propria una cultura positiva nel realizzare i progetti, cercando di pensare sempre in prospettiva futura, a cosa ognuno di noi lascerà alle future generazioni”. Margherita Amarelli, vice presidente del Gruppo Amarelli Liquirizie, ha spiegato come “coniugare bellezza ed estetica nella progettazione di nuovi quartieri metropolitani”, mentre Stefano Cigarini, amministratore delegato di Cinecittà World Spa, ha sottolineato “che l’industria dei parchi giochi ha tutte le carte in regola e le potenzialità per creare turismo e nuova occupazione: un esempio evidente di come una città può trasformarsi e diventare tra le più visitate del mondo proprio per la presenza di parchi giochi è Orlando, in Florida”.

Tra gli interventi più apprezzati anche quelli di Palma Librato, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mesagne (Brindisi) nonché Presidente dei giovani architetti, e di Elisabetta Maggini, membro del CdA del Gruppo Sorgente SpA. Pietro Biscu, amministratore delegato del Gruppo ADS, ha annunciato che “dopo molti anni l’headquarter del Gruppo lascerà Pomezia per trasferirsi a Roma. Una scelta non facile per il Gruppo, nato ormai 30 anni fa proprio nel distretto industriale pometino. Complice la crisi, molte realtà hanno chiuso i battenti e quello che si era candidato a essere il fulcro dello sviluppo economico locale e italiano è abbandonato a se stesso, vittima di una disattenzione generale. Nonostante ciò, il Gruppo ADS è passato da 30 a 1800 dipendenti, con un’età media di 28 anni, riconosciuta da premi internazionali e importanti visite istituzionali”. Maria Teresa Cappiali, dottore di Ricerca dell’Università di Montreal (Canada), e Costanza Cicero, Segretario Generale dei giovani delle Nazioni Unite, hanno infine affrontato le principali problematiche inerenti il sistema scolastico locale e l’importanza di internazionalizzare le nostre città.

Antonio De Angelis

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