Bocciate entrambe le mozioni presentate ieri in consiglio comunale dal gruppo consiliare “Essere Pomezia”. La prima verteva sui provvedimenti da adottare al fine di tutelare la città di Pomezia dai rischi e dai problemi causati dal campo nomadi di Castel Romano, la seconda chiedeva invece l’istituzione ufficiale della “Laurentina Express”, per garantire una linea bus al fine di raggiungere la capitale in soli venti minuti. Due proposte costruttive, non una mera opposizione fine a se stessa, fatta di soli “no”. Negazioni continue che invece sembrano essere alla base della politica dei 5 Stelle, di questa maggioranza che rifiuta costantemente ogni proposta fatta da colori politici diversi dai loro, fornendoci motivazioni che sembrano prese in giro: sul tema campo nomadi abbiamo chiaramente indicato il percorso istituzionale giusto da seguire per arrivare alla chiusura dello stesso, grazie al coinvolgimento degli attori che possono realmente fare qualcosa, mediante la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Un tavolo presieduto dal Prefetto, con la partecipazione della sindaca Raggi e con la presenza del Ministro dell’Interno Salvini, che a più riprese ha dichiarato di voler chiudere i campi nomadi che danneggiano il territorio, convinto di avere un piano che volevamo conoscere accuratamente. Ebbene, il primo cittadino di Pomezia ha dichiarato che la strada da noi suggerita è fallimentare e che intende procedere sollecitando il Prefetto Basilone con delle sterili lettere che difficilmente porteranno ad un risultato concreto prima del 2021, data indicata dalla Regione Lazio.
Per quanto concerne la Laurentina Express, in sintesi, i pentastellati hanno deciso di bocciare la nostra mozione perché secondo i loro calcoli non bastano 20 minuti con la corsia preferenziale della Laurentina per arrivare nella capitale, bensì ce ne vorrebbero 30.
Questa politica del “NO” è irritante, per noi, per i nostri elettori e per i cittadini tutti, che a nostro avviso sono i primi ad essere penalizzati da queste continue bocciature.
A 5 mesi dal loro insediamento il Movimento è stato capace di riportare indietro nel tempo Pomezia, facendo pagare i libri e le attività extra-didattiche ai bambini delle scuole comunali e facendo ripiombare il territorio nel degrado di un tempo. Tutto ciò non ha impedito loro di aumentarsi lo stipendio, gravando sulle tasche dei cittadini.
Questo loro atteggiamento non ci impedirà di essere propositivi e incentiverà ancor di più il nostro impegno per la tutela del nostro territorio, per la sua difesa e per il suo sviluppo.
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