Ma va cambiata la normativa che definisce “speciali” tutti i rifiuti in mare: parte una richiesta al Ministero
Parte da Fiumicino la Campagna 2017 di Expedition Med alla ricerca dei batteri che vivono sulle plastiche in mare
“Appena la legge Vassallo, fortemente voluta dai pescatori di Fiumicino che hanno contribuito in massa a firmare la proposta, diventerò operativa (la norma prevede – tra le altre cose – uno sgravio sul costo del carburante per i virtuosi che contribuiranno a pulire il mare dai rifiuti), il Comune di Fiumicino e i pescatori sono pronti ad iniziare, prima marineria del Tirreno a farlo”. L’annuncio è stato dato dall’assessore alla pesca del Comune di Fiumicino, Anna Maria Anselmi, nell’ambito del convegno “Salviamo il mare dai rifiuti di plastica” organizzato dal Faro on line (faroonline.it) insieme ai cantieri Tecnomar e ai francesi di Expedition Med.
Un primo passo operativo per arrivare, nel tempo, a pulire il Mediterraneo dalle tonnellate di plastiche – micro e macro – che infestano le acque. Ma è una strada difficile da percorrere se non verrà eliminato un vulnus legislativo che – di fatto – impedisce qualunque azione realmente efficace per coinvolgere le marinerie nella pulizia del mare e creare al contempo le condizioni economiche per sollecitare i Comuni ad impegnarsi su questo fronte.
Attualmente – infatti – il rifiuto issato sulla barca viene catalogato per legge come “rifiuto speciale”, a prescindere se si stratti di una busta di plastica, una bottiglia, un bidone di olio o un pezo di legno. Impossibile dunque, a queste condizioni, pensare a una differenziata degna di questo nome, a meno di calcolare costi esorbitanti per lo smaltimento. Costi però che nessuno, né i Comuni né tantomeno i pescatori, possono accollarsi.
Ecco dunque che dal convegno organizzato dal Faro on line è uscita anche una proposta operativa al fine di modificare la legge: stilare un documento comune che veda la firma di tutti i presenti al convegno (esponenti della Commissione Ambiente della Regione Lazio, Comune di Fiumicino, Consorzio dei pescatori di Fiumicino, Expedition Med, Legambiente, Clean Sea Life, Bioscience Research Center) da inviare ai Ministeri competenti per far mettere in agenda la proposta di declassificazione dei rifiuti di mare da “peciali” a “ordianri”, e comunque catalogarsi per settori, in modo da poter iniziare davvero quel percorso visrtuoso di pulizia del mare che fino a oggi è rimasto sulla carta.
Nelle prossime settimane il documento, che ha ricevuto durante il convegno l’ok di massima da parte di tutti i partecipanti, verrà effettivamente preparato e, una volta condiviso, inviato ai Ministeri.
Dunque due cose concrete sono state raggiunto in una giornata di incontri molto approfonditi e interessanti, che hanno visto anche ufficilamente partire la Campagna 2017 di Expedition Med.
Una campagma tesa a capire come la polverizzazione delle materie plastiche dovuta all’azione degli agenti atmosferici e alla degradazione in ambiente marino comporti un lungo processo di mutazione alla fine del quale si ottengono batteri che entrano nella catena biologica degli organismi marini (molluschi in primis) creando danni irreparabili e conseguenze nefaste anche per l’uomo; obiettivo primario, dunque, catalogare questi batteri.
Presenti all’evento il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, i rappresentanti della marineria di Fiumicino, l’associazione francese Expedition Med, il consigliere regionale Fabrizio Santori e la consigliera regionale Cristiana Avenali entrambi membri della Commissione Ambiente, la Capitaneria di Porto, il Presidente e Erica Antonelli della Commissione Ambiente del Comune di Fiumicino, e ovviamente il fondatore di Expedition med, Bruno Dumontet.
Un altro tassello operativo scaturito da questo incontro è la collaborazione rtra Expedition Med e il Comune di Fiumicino per un coinvolgimento delle scuole al fine di educare i giovani al rispetto dell’Ambiente.
Il veliero Ainez, attrezzato per lo studio delle microplastiche, salperà il 22 giugno 2017 e durante due mesi solcherà il Mar Mediterraneo Occidentale e Centrale. Un gruppo di ricerca interdisciplinare composto da ricercatori, navigatori e volontari, navigherà per circa 2000 miglia nautiche con l’obiettivo di studiare la Plastisfera, e in particolare la composizione e il funzionamento delle comunità di microorganismi che vivono sui frammenti di rifiuti plastici nel Mediterraneo, e comprendere il ruolo delle microplastiche nell’aggregazione e trasporto di alghe, batteri e altri microorganismi.
I microbiologi Linda Amaral-Zettler e Erik Zettler, del NIOZ Marine Royal Dutch Institute for Sea Research in Olanda, sono i partner scientifici principali della campagna Expédition MED 2017. Questi due ricercatori hanno scoperto che i rifiuti plastici che galleggiano in mare sono ricoperti in superficie da una comunità di microorganismi ben distinta dalle comunità microbiche che si trovano nell’acqua libera ed hanno coniato il termine “Plastisfera” per descrivere questo nuovo ecosistema marino.
Tra i partner scientifici italiani, la Dott.ssa Cristiana Guerranti del Bioscience Research Center di Grosseto, esperta in Chimica ambientale e Chimica degli alimenti, ed il Prof. Enrico Zambianchi, docente di oceanografia fisica presso l’Università Parthenope di Napoli.
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