Nonostante la Legge 257 abbia messo al bando in Italia la presenza di amianto, risultano presenti sul territorio ancora 75.000 ettari contaminati e i 2,5 miliardi di metri che fanno da tettoie e coperture di edifici ancora abitati.
L’esposizione a fibre di amianto favorisce l’insorgenza di particolari malattie che fino ad oggi risultavano poco conosciute, queste vengono denominate patologie asbesto correlate e sono: asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici.
Alle patologie asbesto correlate appartengono anche alcune tipologie di cancro come: mesotelioma, tumore alla faringe ed una forma particolarmente aggressiva di tumore ai polmoni.
Queste malattie ogni anno provocano oltre i 4000 decessi e forse corrisponde al doppio il numero delle vittime che pur riuscendo a sopravvivere sono costrette a condurre una vita con non poche difficoltà visto che queste patologie sono di tipo invalidante.
Una situazione tanto preoccupante ha bisogno di trovare una risoluzione quanto prima possibile, per questo gli italiani hanno deciso di prendere posizione, lanciando una campagna di sensibilizzazione dell’argomento ed una petizione online che prende il nome di Basta Amianto (#BastaAmianto).
La petizione è stata lanciata poco più di un mese fa, ma ha già raccolto oltre 50mila firme, questo lascia intendere che gli italiani iniziano a prendere coscienza della gravità della situazione.
Il fine della petizione è quello di sollecitare il governo a ripristinare un incentivo extra per coloro che scelgono di bonificare coperture e tettoie in eternit, scegliendo di sostituirle con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita.
Tale incentivo è stato garantivo fino al 2012, momento in cui è stato poi soppresso improvvisamente, questo dimostra che sono ancora troppe poche le iniziative del governo italiano finalizzate al supporto di piani di bonifica.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, è una delle associazioni Onlus maggiormente attive in Italia, nella difesa delle vittime amianto.
Da anni a nome dei cittadini chiede la risoluzione della problematica amianto.
L’associazione onlus supporta la petizione “basta amianto” in quanto rappresenta per l’italia una delle iniziative più interessanti e maggiormente sostenute.
Parallelamente è stata istituita da Antono Dal Cin, uno dei più validi collaboratori Ona, un’altra petizione mirata ad arrivare direttamente al cuore del governo.
La petizione lanciata da Antonio è finalizzata ad ottenere la mappatura completa dei siti italiani ancora contaminati e la progettazione di un nuovo piano di bonifica.
Già i numeri presentati adesso spaventano l’opinione pubblica, anche se gli esperti hanno stabilito che il periodo di picco delle patologie asbesto correlate è previsto tra il 2020 e 2030.
Questo avverrà poiché le fibre di amianto possono risiedere nell’organismo umano anche per oltre 20 anni prima di esplodere in una patologia asbesto correlata.
Per ulteriori informazioni, più dettagliate vi consigliamo di consultare il sito istituzionale dell’Ona oppure di contattare direttamente il numero verde gratuito: 800 034 294.
Mentre per conoscere ulteriori dettagli sul mesotelioma e le altre patologie asbesto correlate, è possibile consultare anche l’ONA Notiziario Amianto.
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