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Il Parco dei Castelli romani e le attività di formazione: servizi a disposizione dei cittadini

L’impegno di un’area naturale protetta, oltre al controllo e alla vigilanza sul territorio, è provvedere alla corretta informazione e formazione su tutto ciò che riguarda le tematiche ambientali, fondamenta dalle quali partire per poter svolgere al meglio l’attività di tutela delle risorse naturali del territorio.

Il Parco dei Castelli Romani organizza con frequenza annuale un corso di formazione micologica propedeutico all’ottenimento dell’attestato a seguito del quale può essere rilasciato il tesserino che autorizza la raccolta dei funghi epigei spontanei nella Regione Lazio, ai sensi della L.R. n. 32/1998 e s.m.i., ed in base alla normativa nazionale di riferimento – Legge n. 352/1993 – “Norme quadro in materia di raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati”.

Da fine settembre ai primi di novembre 2017, il Parco ha organizzato 5 corsi, di cui: 2 corsi base frequentati da circa 40 persone e 3 corsi di aggiornamento frequentati da circa 90 persone, questi ultimi obbligatori da quest’anno per il rinnovo del tesserino alla scadenza, ossia dopo 5 anni dall’ottenimento dello stesso. I corsi di formazione possono essere tenuti esclusivamente da associazioni micologiche di rilevanza nazionale o regionale iscritte al registro regionale da almeno 24 mesi, per ulteriori info vai alla pagina dedicata.

Il tesserino permette di raccogliere i funghi all’interno del territorio regionale osservando le seguenti regole: i funghi devono essere riposti in contenitori rigidi e areati, atti a diffondere le spore; è vietato l’uso dei sacchetti di plastica; la raccolta può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto; nella raccolta non devono essere usati strumenti che rovinano il micelio, lo strato superficiale del terreno e gli apparati radicali della vegetazione (rastrelli); la raccolta dei funghi epigei è consentita nei boschi e terreni non coltivati nei quali è permesso l’accesso e non sia riservata la raccolta dei funghi stessi; il limite di raccolta giornaliero per persona è di tre chilogrammi a testa salvo che il raccolto sia costituito da un unico esemplare o da un solo cespo di funghi concresciuti; la raccolta avviene in giorni prestabiliti, in genere 4 a settimana, decisi annualmente dalla Regione e pubblicati sul BURL; per ulteriori info in merito clicca qui.

Una raccolta indiscriminata da parte dell’uomo degli organismi che popolano il sottobosco modifica i delicati rapporti tra le specie viventi, arrecando danni irreversibili ai fragili equilibri dell’ecosistema. Per prevenire possibili danni ambientali, i Guardiaparco effettuano puntualmente controlli durante il periodo di raccolta su tutto il territorio, al fine di verificare il rispetto delle regole.

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