La situazione dei lavoratori dell‘Ilva di Taranto è arrivata ad un punto veramente critico, per questo comitati, organizzazioni e associazioni si stanno muovendo per cercare una soluzione concreta a questa terribile strage. Tra queste troviamo l’ONA e l’USB che hanno deciso di viaggiare sullo stesso asse ideologico per poter tutelare i lavoratori Ilva e coloro che vivono nel territorio circostante allo stabilimento.
I lavoratori infatti non sono più le uniche vittime, il rischio si è esteso a tutta, o quasi tutta, la popolazione della città di Taranto. L’ONA ha infatti diffuso i dati epidemiologici che lasciano ben poco all’immaginazione:
Difronte a questi numeri così preoccupanti qualcuno dovrà pur prendere posizione e cercare una soluzione, un punto di incontro capace di appianare tutte le divergenze ed eliminare tutti i rischi amianto e altri cancerogeni.
L’ONA e USB hanno infatti preparato un testo di legge da proporre nelle prossime settimane, in esso sono racchiuse le principali richieste che una volta accolte potranno essere un punto di inizio verso un’era differente, un’era in cui i lavoratori delle industrie siderurgiche e metalmeccaniche non saranno più costretti a scegliere tra la propria salute e il proprio impiego.
L’ONA ha quindi esposto le seguenti richieste, condivise naturalmente anche dall’USB (Unione Sindacale di Base Taranto):
«E’ necessario che i lavoratori più pesantemente esposti ottengano il riconoscimento dei benefici amianto fino a tutt’oggi, per anticiparne il pensionamento ed evitare altre esposizioni a questi veleni. Chi è stato colpito da patologie tumorali deve essere posto immediatamente in pensione. Gli altri lavoratori devono veder salvaguardato il loro posto di lavoro» – dichiarano congiuntamente l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, e Francesco Rizzo, coordinatore USB Taranto.
Come anticipato, nelle prossime settimane sarà presentata una proposta di legge di iniziativa popolare con raccolta firme, che verrà comunque presentata a tutte le forze politiche, e inoltrata al Capo dello Stato, come Massimo e Supremo Garante dei diritti costituzionali violati e calpestati nella città di Taranto.
Per conoscere ulteriori informazioni sul mesotelioma e le altre patologie asbesto correlate, è possibile consultare anche l’ONA Notiziario Amianto.
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