Ieri alle ore 10, presso la sede regionale di Roma dell’Agenzia delle Entrate, si è tenuto un incontro tra la Commissione Straordinaria ed i dirigenti di quell’Ente per un richiesto esame congiunto sulla ventilata soppressione dello sportello dell’Agenzia delle Entrate di Nettuno, che dipende dall’ufficio territoriale di Pomezia, per annunciate ed acclarate criticità di sicurezza, agibilità e accessibilità degli attuali locali di proprietà dell’Agenzia del Demanio.
Il management di quella struttura ha evidenziato che il tema dei locali è stato infruttuosamente trattato negli ultimi 10 anni con le varie amministrazioni comunali che si sono succedute nel Governo della città; hanno sottolineato che nel 2017 fu anche tenuta una conferenza di servizi nel corso della quale gli amministratori comunali del tempo assicurarono il proprio interessamento per ricercare una soluzione allocativa.
L’aggravarsi delle condizioni di sicurezza, agibilità e accessibilità, anche con asserite forte lamentele dell’utenza per difficoltà di accedere a quei locali, avrebbero indotto i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate a preannunciare la chiusura dello sportello di Nettuno e il ripiegamento su Pomezia entro la fine del mese di marzo p.v., anche per imposte rigide esigenze di ottimizzazione e razionalizzazione che non consentono assolutamente l’ assunzione di impegni finanziari per locare ambienti sul territorio di Nettuno.
Il Comune di Anzio, interessato per le vie brevi, tenuto conto che la popolazione di quella realtà fa capo all’Ufficio Entrate di Nettuno, ha evidenziato attraverso la Commissione Straordinaria l’inesistenza di locali per trasferirvi il personale dello sportello di Nettuno.
Dopo un’ampia e articolata discussione ed un confronto proficuo e fecondo per scongiurare la perdita per il territorio di Anzio e Nettuno di un importante servizio, il Commissario Reppucci ha assunto l’impegno di svolgere, assieme ai dirigenti comunali un decisivo e definitivo approfondimento, inteso a ricercare una soddisfacente soluzione allocativa, chiedendo, nel contempo, un ragionevole periodo di tempo per una necessaria verifica nel contesto del patrimonio immobiliare locale.
LA COMMISSIONE STRAORDINARIA
(Giallongo – Reppucci – Infantino)