Nell’ultimo consiglio comunale di Nettuno si è vissuta una nuova brutta pagina che ha visto protagonista la maggioranza del Sindaco Coppola. La mozione presentata dal centrosinistra a sostegno della Commissione Segre è stata annacquata da un emendamento del sindaco. Difatti sono scomparse le parole “antifascismo” e “Resistenza” come se queste fossero parole negoziabili e discutibili. Mettere in dubbio l’importanza di queste parole vuol dire mettere in dubbio la Repubblica e la Costituzione. Come diceva Calamandrei, quando si è chiamati a rappresentare le istituzioni si viene giudicati dai morti che ci hanno consentito di vivere in uno stato democratico. Quei morti che hanno perso la vita per le follie del fascismo. Persone normali, soldati, partigiani, ebrei, omosessuali, disabili, oppositori politici che hanno dovuto fare olocausto della propria vita per consentire a noi di vivere in una democrazia e di rappresentarla nelle istituzioni. Quindi togliere quelle parole vuol dire non aver capito colpevolmente da quali basi è da quali valori proviene la nostra Repubblica. Quindi ben venga, comunque l’approvazione della mozione contro razzismo, xenofobia, omofobia e violenza in genere, ma aver voluto mutilare questa delibera per “paura” di urtare la “sensibilità” di qualcuno è un’abiura e un abominio e non rende onore alla città di Nettuno, medaglia d’oro al valor civile.
Roberto Alicandri
Waldemaro C. Marchiafava
Marco Federici
Antonio Taurelli
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