Nella serata di ieri, la Squadra Mobile di Roma ed il Commissariato di Anzio-Nettuno hanno sequestrato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, ben 82 kg di cocaina.
La droga era contenuta in un’autovettura che, dagli accertamenti fatti proveniva dal Belgio ma imbarcata in Argentina.
Arrestato il conducente dell’auto, L. (cognome) D. (nome), romano del 75, residente nel nettunese, con precedenti di polizia specifici in materia di stupefacenti, risultato anche proprietario della vettura.
Proprio lui, conosciuto per i suoi trascorsi in materia di stupefacenti, è stato visto dagli agenti, nel traffico della nettunense, a bordo di un fuoristrada molto voluminoso, mai vista prima in zona; il suo sottrarsi alla vista del personale del Commissariato e della Squadra Mobile, con una mossa repentina volta a cambiare percorso di marcia, ha ulteriormente insospettito i poliziotti che lo hanno seguito.
Dopo un breve inseguimento, visto che il soggetto ad un certo punto si era dato alla fuga, L.D. è stato fermato e poiché durante il controllo si è mostrato particolarmente nervoso ed agitato, gli agenti, notando anche un vistoso adesivo rosso sul parabrezza dell’autovettura che certificava la provenienza della stessa dall’Argentina, si è deciso di controllare meglio il mezzo all’interno.
A seguito di un attenta ricerca, inizialmente negativa all’interno del suv, ha destato sospetto la parte superiore della Land Rover Defender: infatti, sopra il tettuccio era posizionata una tenda da campeggio (comunemente denominata “tenda da auto maggiolina”), la quale aveva una base in vetroresina normalmente utilizzata come porta materasso; aperta questa, si è visto che erano stati ricavati quattro vani longitudinali, al cui interno era stata cosparsa la droga, non divisa in panetti ma disseminata e compressa.
La preliminare analisi della Polizia Scientifica ha consentito di accertare che si tratta di cocaina con un elevato grado purezza, il cui valore si aggira intorno ai 4.5000.000 di €uro (4 milioni e mezzo).
I successivi accertamenti hanno riscontrato l’effettiva provenienza della droga dal Sud America, in quanto l’adesivo lasciato sul parabrezza della Land Rover recante la scritta “Grande Argentina”, corrisponde al nome della nave cargo appartenente alla compagnia di navigazione “Grimaldi Lines”, partita dal porto di Zarate (ARG) circa 25 giorni fa ed attraccata presso il porto di Anversa (BEL) il 22 novembre scorso.
La particolare tecnica della saldatura della base della tenda, posta sopra il fuoristrada, non avrebbe mai permesso di trovare lo stupefacente a seguito di un normale controllo di polizia.
Il corriere è stato arrestato per trasporto e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e portato presso il carcere di Velletri.
L’odierna attività continua ad inserirsi in una più ampia e costante azione di contrasto operata dalla Polizia di Stato sotto la direzione della locale D.D.A., al traffico di stupefacenti poste in essere nel contesto territoriale del litorale romano, che segue a tre importanti operazioni della Squadra Mobile di Roma:
• la cattura il 9 marzo 2016 del latitante, destinatario di mandato di arresto europeo, Antonio GALLACE, arrestato unitamente alla polizia spagnola ed al Servizio Centrale Operativo, a Valencia, irreperibile da 4 anni e appartenente all’omonima famiglia di ‘ndrangheta calabrese, condannato in via definitiva alla pena di 5 anni di detenzione per estorsione e detenzione illegale di armi, considerato tra i vertici dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta originaria di Guardavalle (CZ), da molti anni operante nel litorale romano, in particolare ad Anzio e Nettuno, egemone nel traffico internazionale di stupefacenti proveniente dalla Spagna e dal Sud America.
• l’arresto, sempre a Nettuno, il 2 aprile 2016, del latitante Bernardo SPARAPANO, nato a Roma il 23.10.1960, ricercato da diversi anni poiché condannato in via definitiva alla pena di anni 8, mesi 6 e giorni 7 per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, per aver diretto un’organizzazione criminale con ramificazioni in Marocco e Spagna, finalizzata all’importazione nel territorio dello Stato di ingenti quantitativi di hashish prelevati in Marocco e trasportati a mezzo di natanti in Italia ed alla successiva commercializzazione dello stupefacente: durante l’indagine finalizzata alla sua ricerca vennero sequestrati nelle acque antistanti la città di Cagliari, in un’occasione 3.750 kg di hashish rinvenuti sulla nave “Domenico Emma”, in un’altra, 2.073 kg di hashish occultati all’interno della nave “Giorgia Vittoria”.
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