“Risultano giacenti presso l’amministrazione comunale di Nettuno numerosissime richieste di sanatoria edilizia presentate, in varie epoche, dai cittadini. – queste le parole di Danilo Conversi, Presidente di Città Futura Nettuno dopo una riunione del Direttivo presso la sede del Movimento. – E senza contare gli alloggi completamente abusivi, quelli che sulla carta nemmeno esistono!
Molto spesso la mancata definizione delle istanze di sanatoria ha provocato e provoca moltissime difficoltà alla compravendita degli immobili. L’istruttoria di dette istanze, finora, ha gravato pesantemente sulle attività normalmente svolte dagli uffici, generando una distrazione delle risorse.
Un vero e proprio armadio della vergogna! Come più volte evidenziato anche dalla stampa locale, anche per l’incapacità dell’amministrazione di monetizzare, dove possibile, quanto dovuto da chi ha commesso abusi che, ad occhio e croce, potrebbero far incassare almeno 3 milioni di euro; inoltre sarebbe da rilevare anche i nominativi di chi ha avuto una responsabilità amministrativa nel Comune e di chi ha svolto il proprio ruolo di vigilanza. E senza quantificare, poi, quello che si potrebbe recuperare dalla situazione degli oneri concessori di partite aperte e mai chiuse con il prescritto deposito di “fine lavori”.
“Non dimentichiamoci che “il Comune ha titolo a costituirsi parte civile dei reati edilizi dal potere/dovere di tutela dell’ambiente nel suo complesso” come si può anche evincere dal Regolamento per l’applicazione delle norme sulla repressione degli Abusi Edilizi del Comune di Nettuno – ribatte il candidato sindaco Giulio Verdolino – Noi di Città Futura chiediamo, a nome dei cittadini di Nettuno, l’immediata esamina delle istanze giacenti, svolgendo preventivamente la doverosa attività di controllo per attivare tutti i provvedimenti necessari ed attivando gli organi preposti al recupero dei crediti comunali. È ora di dire basta alle lobby del “tirare a campare!”. Occorre una ventata di trasparenza.
Per questo abbiamo allertato subito il consigliere regionale Fabrizio Santori per un accesso agli atti e ognuno per la propria competenza, i vertici Comunali e Regionali, l’Agenzia delle Entrate, il Ministero dell’Ambiente e l’Autorità Giudiziaria.”
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