Si è svolta ieri mattina in Piazza Battisti, davanti al monumento ai Caduti, la cerimonia ufficiale inerente alle celebrazioni per il 76esimo anniversario dello Sbarco Alleato. Presente il Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola, il Sindaco della Città di Anzio Candido De Angelis e le autorità civili e militari del territorio. Presente il Vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale, Teresa Maria Zotta in rappresentanza del Sindaco Virginia Raggi, il Consigliere Regionale Eugenio Patanè, in rappresentanza del Presidente Nicola Zingaretti, i Sindaci e i rappresentanti dei Comuni di Cassino, Cisterna di Latina, Lanuvio, Aprilia, Nemi e Pomezia. Sono intervenuti anche Il Capitano Scott Bunnay, addetto militare E per la difesa in rappresentanza dell’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America e il Colonnello Simon Lawrence, addetto militare e per la difesa in rappresentanza dell’Ambasciatore Britannico. Hanno presenziato alla cerimonia il Primo Dirigente del Commissariato di Polizia di Anzio e Nettuno, Andrea Sarnari, il Comandante ad interim della Compagnia dei Carabinieri di Anzio, il Capitano Raffaele Tufano, Comandante del II Gruppo Roma della Guardia di Finanza, il Colonnello Ferdinando Falco, il Comandante della Guardia di Finanza della Compagnia di Nettuno, il Capitano Ambrogio Di Napoli, il Comandante della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Anzio, il Luogotenente Giuseppe Parisi, il Comandante della Capitaneria di Porto di Anzio, il Tenente di Vascello Luca Giotta, il direttore dell’Uttat di Nettuno, il Colonnello Roberto Di Costa, il Vicedirettore dell’Istituto per Ispettori di Polizia di Nettuno, il Commissario Mario Robertini, il Comandante del 13esimo Regimento della Brigata informazioni tattiche della Caserma Santa Barbara di Anzio, Colonello Domenico Sermon, il Comandante della Polizia Locale di Anzio Antonio Arancio e il Comandante facente funzione della Polizia Locale di Nettuno Albino Rizzo. Prima della cerimonia di Piazza Battisti, le autorità hanno reso omaggio ai caduti del Cimitero inglese di Falasche, del Cimitero del Commonwealth di Anzio, oltre che al Cimitero Civile di Anzio. Nell’ambito delle celebrazioni per il 76esimo anniversario dello Sbarco Alleato il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola, inoltre, ha reso omaggio al monumento costruito dalla Terza Divisione di Fanteria americana, subito dopo la liberazione di Roma, presso il Bosco di Foglino, e alle vittime nettunesi della seconda guerra che riposano al Cimitero Civile di Nettuno. Il Sindaco, assieme all’Assessore al ai Servizi Cimiteriali Claudio Dell’Uomo, ha visitato le tombe di: Ida Mazzocchi e Giuseppina Zecchinelli, morte a seguito del bombardamento del 2 ottobre 1944 e Ida Fantini deceduta a seguito dello stesso bombardamento. Di quell’incursione aeree furono vittime anche le figlie di Ida Fantini. Maria Pia e Gianna Rocchetti di 8 e 4 anni morirono undici giorni dopo a seguito delle ferite riportate. Il Sindaco e l’Assessore, poi, hanno fatto visita alla tomba dei coniugi Francesca e Filippo Bernardi morti a seguito dei bombardamenti del 19 ottobre 1943. Tra le vittime civili nettunesi anche Maria Mascia, deceduta a seguito di un bombardamento dell’11 dicembre 1943. Infine è stato reso omaggio a Silvio Cafrini, Umberto Carofi, Felice Masin e Giuseppe Zitarelli morti il 2 agosto 1947 mentre stavano effettuando lo sminamento di un campo a Nettuno. Deposta, infine, anche una corona di fiori presso l’X Ray Beach, il punto esatto dove i soldati americani sono sbarcati, all’interno del Poligono Militare di Nettuno. Dopo la celebrazione in piazza Battisti, le autorità hanno reso omaggio ai soldati morti per la libertà che riposano presso il Cimitero Americano di Nettuno. Una cerimonia molto sentita che ha visto l’apprezzata partecipazione del coro dell’Istituto Comprensivo Nettuno III che ha eseguito gli inni nazionali italiano e americano e l’inno “We Will Never Forget”. Tre studenti, poi, hanno raccontato la vita di tre soldati americani caduti durante la seconda guerra mondiale. A seguire le autorità civili e militari si sono recate al Monumento ai caduti in piazza Garibaldi ad Anzio per poi deporre una corona di fiori al Porto di Anzio sotto la targa che ricorda l’affondamento dell’incrociatore britannico Sparta, colpito da un bombardamento tedesco nei giorni dello Sbarco in cui persero la vita 46 soldati, e sotto la targa The Duke of Wellington. Di seguito l’intervento completo del Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola in occasione della cerimonia per il 76esimo anniversario dello Sbarco Alleato di piazza Battisti. Saluto le autorità Civili e Militari, il Sindaco di Anzio e i cittadini intervenuti a questa celebrazione. Con particolare emozione oggi commemoriamo il 76° Anniversario dello Sbarco, avvenuto sul tratto di costa che interessa le due città di Nettuno e Anzio. Proprio 76 anni fa le nostre spiagge furono teatro di uno dei più importanti sbarchi navali della seconda guerra mondiale un evento storico di portata fondamentale in quello che fu uno dei primi passi verso la pace e verso la nascita della Repubblica. Erano le prime ore del mattino del 22 gennaio 1944, quando un convoglio di circa 400 navi di Alleati anglo americani arrivò sulle nostre coste. Si compiva allora quella passata alla storia come operazione “Shingle”, che coinvolse la quasi totalità della popolazione di Anzio e Nettuno, contando non poche vittime tra civili e militari. Le sofferenze immense dei nostri concittadini, di intere famiglie distrutte o colpite dalla guerra, dalla fame e dalla malattia, sono valse al Comune di Nettuno la medaglia d’oro al merito civile. La vostra presenza qui, oggi, e i toni commemorativi di questa mattina di gennaio, sono uniti da un’unica grande volontà: quella di ricordare. Ed è su questo che vorrei soffermarmi, in un giorno che ci parla di storia vissuta, prima ancora che studiata. La parola ricordare viene dal latino “recordari” da “cor – cordis” che vuol dire “cuore”. Per gli antichi il cuore era sede della memoria, ecco perché la parola ricordare – nel suo significato più intimo di “riportare al cuore” – non può lasciarci indifferenti, soprattutto in giornate come questa. Vogliamo avere memoria, vogliamo e dobbiamo “riportare al cuore”; dobbiamo farlo in nome di alcuni ideali imprescindibili sui quali si fonda il vivere comune, ideali di democrazia e pace senza i quali non ci sarebbe presente né tantomeno futuro. Il nostro impegno qui, oggi, è rivolto alla memoria del passato e alla volontà di trasmetterlo alle giovani generazioni, per questo ci impegniamo a portare avanti questi valori nelle scuole del nostro comune, ai nostri giovani che devono sapere cosa è accaduto per far si che non accada mai più. Perché la Pace va costruita ogni giorno, con l’impegno di ognuno di noi, nel fare il proprio dovere per vivere in una società che sia equa, solidale, che sia giusta e in grado di combattere contro ingiustizia e contro ogni dittatura. Si comincia a ricordare proprio sui banchi di scuola, si impara a ricordare e ad avere memoria dell’odio che ha messo l’uno contro l’altro popoli, civili, militari, e soprattutto anime innocenti. Perciò oggi noi siamo qui per ricordare e lo facciamo senza odio. Prendiamo questa pagina di storia, della nostra storia, e ci uniamo nel ricordo delle innumerevoli vittime della guerra, perché orrori simili non possano mai più ripetersi
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