Diverso ma pur sempre Natale, anche per le persone più fragili affette dalla malattia di Alzheimer. Ma come affontare questi giorni di festa alla luce del Covid-19 e delle precauzioni di sicurezza indicate dal Governo? A domanda risponde l’esperta.
“Ci sono alcune indicazioni nell’ultimo dpcm – ha affermato la Prof.ssa Amalia Bruni, Presidente SINdem (Società Italiana di Neurologia per le Demenze) – che corrispondono alle necessità dei pazienti con la malattia di Alzheimer: il divieto di festeggiare con molte persone a favore di visite al massimo di un paio di persone a volta, ad esempio, è funzionale per evitare il caos e il trambusto dei festeggiamenti natalizi che generalmente stressano il paziente e amplificano lo stato di incertezza e confusione che spesso domina le fasi intermedie ed avanzate di malattia. Così come il divieto di circolazione dopo le ore 22 favorirà maggiori occasioni di incontro a pranzo rispetto all’ora di cena, senza aggravare quindi il frequente stato di agitazione che caratterizza i pazienti verso le ore serali (sindrome del tramonto)”.
Sicuramente la possibilità di praticare attività motoria o di far visita una volta al giorno ad amici o parenti permetterà ai pazienti di uscire di casa per distrarsi e quindi, nei momenti di maggior difficoltà, di ridurre l’ansia.
“In queste giornate di festa la routine varia inevitabilmente – ha commentato il Prof. Gioacchino Tedeschi, Presidente della Società Italiana di Neurologia – ed è quindi importante coinvolgere il paziente già nella fase dei preparativi, in un clima allegro, accogliente e magari preceduto da segnali chiari, quali addobbi e decorazioni che scandiscano l’evento imminente. È importante, inoltre, adeguare l’ambiente in funzione delle necessità delle persone più vulnerabili per far sì che il periodo natalizio diventi un’occasione speciale per tutta la famiglia: attenzione a luci lampeggianti che possono confondere o spaventare una persona con demenza. Anche i regali vanno scelti e adeguati rispetto ai desideri della persona (non dei familiari) e devono essere adatti alla fase di malattia: abbigliamento comodo, audiocassette di musica preferita, video e album fotografici ma anche, per esempio per le donne e se in fase severa, un bambolotto grande e morbido, risveglia l’istinto materno mai sopito”.
Nelle molte ore che si trascorrono comunque in casa durante le vacanze natalizie, è importante prevedere passatempo adatti da svolgere tutti insieme: la persona con Alzheimer può trovare conforto nel cantare vecchie canzoni della tradizione o sfogliare album di foto di famiglia, raccontare e farsi raccontare. È importante coinvolgerla nell’organizzazione dei preparativi, come incartare i regali, decorare, apparecchiare la tavola, persino cucinare.
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