Nuovi disagi in arrivo per i cittadini romani: la Metro C al centro di nuovi problemi, tra chiusure anticipate e non solo
Ti è mai capitato di essere bloccato a una fermata della metro, chiedendoti quando finiranno i lavori? Beh, per chi viaggia ogni giorno sulla linea C della metropolitana di Roma, la risposta è: molto presto. Entro fine luglio, tutto dovrà essere pronto per l’inaugurazione della nuova tratta T3, che include due stazioni chiave: Porta Metronia e, soprattutto, Colosseo. Una piccola rivoluzione nel trasporto pubblico romano che porterà finalmente l’attesissimo scambio tra Metro C e Metro B, rendendo la vita un po’ più semplice a migliaia di pendolari.
Ma come spesso accade quando si avvicina una scadenza così importante, il ritmo accelera e il disagio si fa sentire. Nei fine settimana del 14-15 giugno e 21-22 giugno, la linea resterà chiusa per l’intera giornata. Lo stop è necessario per completare gli ultimi test tecnici e le verifiche di sicurezza, passaggi fondamentali per ottenere i nulla osta dall’ANSFISA, l’agenzia nazionale che supervisiona la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie.
Durante queste giornate di chiusura totale, il servizio non si ferma: entrano in azione le navette sostitutive MC (San Giovanni – via Casilina – Pantano) e MC3 (San Giovanni – Parco di Centocelle). Opereranno secondo l’orario standard della metro: il sabato fino all’1:30 di notte, la domenica fino alle 23:30. Non sarà il comfort di un treno sotterraneo, certo, ma almeno non saremo lasciati a piedi.
Va ricordato anche che, per tutto il mese di giugno, la Metro C chiude in anticipo la sera. Niente ultime corse a tarda ora: i treni dai capolinea di Pantano e San Giovanni partono per l’ultima volta rispettivamente alle 20:30 e alle 21. Dopo quest’ora, tornano le navette MC Express e MC3. L’orario ridotto sarà in vigore fino al 27 giugno, sempre per consentire il completamento dei lavori serali sui binari e nelle stazioni.
È vero, dover riprogrammare gli spostamenti quotidiani, specie se si contano sui minuti, può essere frustrante. Ma l’obiettivo finale — poter scendere alla fermata Colosseo con la Metro C, e cambiare con la B in pochi minuti — è una di quelle conquiste che meritano un po’ di pazienza. Chi conosce la storia tormentata di questa linea sa bene quanto ogni metro in più costruito sotto Roma sia una piccola impresa ingegneristica e burocratica.
La sensazione, questa volta, è che il traguardo sia davvero vicino. E quando, tra poche settimane, le nuove stazioni saranno finalmente aperte, ci ricorderemo di queste navette, dei treni che si fermano alle nove, delle giornate di test a porte chiuse. Sarà valsa la pena aspettare?
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