In seguito all’abolizione del servizio militare obbligatorio in quasi tutti gli stati Membri UE, l’opzione della visita di controllo legata alla pratica di un’attività sportiva può dunque divenire fondamentale al fine di promuovere una nuova cultura di rispetto per la propria e l’altrui salute.
Al riguardo, all’inizio del 2011, il Comitato Nazionale Fair Play Italiano ha lanciato l’iniziativa “Medici Fair-Play” – una grande progressiva ed esponenziale mobilitazione di medici, paramedici, farmacisti – coinvolgendo gli operatori di base a contatto con le famiglie fino ad arrivare ai medici sportivi, secondo la formula del Comunicare per Prevenire.
Tale iniziativa è volta a richiamare l’attenzione sulla salute dei giovani atleti, facendo leva sull’importante funzione – anche educativa, verso uno stile di vita sano e regolare – che può essere chiamato a svolgere il medico sportivo.
Intende dunque la Commissione, considerando la forte dimensione sociale che lo sport riveste nell’UE, sostenere ed incentivare questo genere di iniziative volte a tutelare la salute dei giovani atleti e ad indirizzarli verso più corretti stili di vita?
Iva Zanicchi
01/04/2011
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