LaFesta della Donna molto sentita anche in Italia, che celebra tutte le donne del mondo,ritornaogni anno per richiamare all’attenzione sia le battaglie sociali, economiche e politiche del mondo femminile, sia le violenze e discriminazioni di cui sono ancora argomento in tanti angoli del mondo. Sarà la città di Aprilia ad accogliere, nella festa della donna, l’attrice Maria Grazia Cucinotta Presidente dell’Associazione “Io non ho paura” di Roma.Interverranno: la Dott.ssa Anna De Fazio – Vicepresidente dell’Associazione, la Dott.ssa Francesca Malatacca – Psicologa e Psicoterapeuta, in qualità di Direttore Scientifico dell’Associazione e il Maresciallo Michele Piccionedel Comando dei Carabinieri di Aprilia.
Lo scopo è quello di educare le nostre generazioni al rispetto e all’educazione. Presente lo scultore Francesco Guadagnuolo di fama internazionale, ideatore di un lavoro coinvolgente intitolato: “Femminicidio,quel che resta per non dimenticare” dedicato a tutte le violenze che hanno subito ledonne. L’opera getta una luce nuova su questa ferita che affligge, oggi in maniera preponderante, la nostra società.
L’opera scultorea vuole come prima cosa smontare quei preconcetti che fanno ancora credere a qualcuno che la donna sia un oggetto da possedere e di disporre a piacimento.
Il dramma della donna nell’opera di Guadagnuolo si nasconde dietro una testa spoglia, di un colore blu che fa vibrare quel cuore rosso che si scontra con la realtà di un viso dall’espressione sospesa. I colori non a caso servono ad accentuare il valore drammatico della circostanza.
Su questo mezzo busto privo di arti si cela tutto il senso dell’aggressività. Vengono assemblati degli oggetti, ognuno dei quali intriso di significato simbolico. Il teschio rosso in basso che separa il rosso sangue delle scarpe, simbolo queste ultime, da tempo, della violenza sulle donne. Tutto il resto, la borsa, il profumo, gli occhiali rimandano alla quotidianità della vita.
L’opera di Guadagnuolo svolge a specificare che dietro quel busto, mutilo ed immobile, esistano un pensiero e delle emozioni. La scultura dell’artista ci riporta ad un gioco continuo di pieni e di vuoti immersi in un silenzio senza tempo. L’opera si staglia su un palcoscenico enigmatico che si svela su diversi piani.
L’artista vuole esprimere la necessità che l’uomo cresce nella consapevolezza del rispetto dell’altro sesso e della vita in generale, questa formazione deve avvenire sin dall’infanzia. Con quest’obiettivo si è scelto di presentare l’opera presso una Scuola del Lazio. Infatti, in occasione della Festa della Donna, martedì 7 marzo 2017, alle ore 10,00 nell’Aula Magna “Duilio Cambellotti” dell’Istituto “Giacomo Matteotti” di Aprilia (LT).
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