Il Sindaco di Clarkstone in visita al Comune per conoscere il sistema di accoglienza diffusa sul territorio e condividere buone pratiche di inclusione
Scambiarsi esperienze e buone pratiche per rendere l’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati più sostenibile e dignitosa, tanto per chi è ospitato quanto per la comunità ospitante. E’ questo lo spirito della visita fatta questa mattina in Comune dal Sindaco di Clarkston (Georgia), Ted Terry.
L’incontro nasce perché Latina è stata indicata come modello ed esempio sul fronte dell’accoglienza dall’Anci. Il Primo cittadino americano, insieme ad una delegazione dell’ambasciata degli Stati Uniti e ad alcuni rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, è stato ricevuto dal Sindaco Coletta, dal Vicesindaco Briganti e dagli Assessori della Giunta. Dopo il primo confronto conoscitivo in Comune, ha visitato la Pinacoteca civica, e quindi l’atelier Acanthus.
Il Sindaco di Clarkston ha prima raccontato la propria esperienza: «Sono sindaco di una cittadina dove circa la metà della popolazione non è nativa degli Stati Uniti: accogliamo rifugiati provenienti da oltre quaranta paesi, i nostri abitanti parlano circa sessanta lingue diverse. Quello dell’immigrazione è un fenomeno complesso, una sfida che siamo chiamati ad affrontare tutti, gli amministratori locali per primi. Noi lo facciamo da più di 35 anni, offrendo ai profughi che accogliamo possibilità per integrarsi e rendersi autonomi ed organizzando eventi per creare appartenenza. Sono lieto di essere qui oggi e di avere l’opportunità di confrontarmi con voi colleghi sulle criticità comuni con l’obiettivo condiviso di favorire l’accoglienza e l’inclusione nelle nostre città».
Il Sindaco americano ha voluto conoscere l’esperienza del capoluogo pontino, in particolare il sistema di accoglienza diffusa dello Sprar il cui successo è tra l’altro testimoniato dalla sartoria sociale gestita dall’Astrolabio: «Una realtà che ha saputo unire il lavoro di recupero dal trauma a quello per l’inclusione sociale e lavorativa delle donne rifugiate ospiti e che vorremmo divenisse un modello contaminante» ha sottolineato l’Assessora al Welfare Patrizia Ciccarelli che con il Sindaco Coletta ha accompagnato Terry nella visita al laboratorio sartoriale in Viale XXI aprile. Oltre all’esperienza di inclusione attraverso l’artigianato sociale rappresentata da Acanthus, l’Assessora ha citato tra le iniziative intraprese nell’ambito del protocollo d’intesa siglato con la Prefettura i tirocini formativi con i rifugiati ospiti dei CAS impegnati volontariamente in attività di manutenzione del verde cittadino o nel riuso di libri di testo.
Al sindaco di Clarkston è stato inoltre illustrato il sistema italiano basato su due livelli di accoglienza e la volontà dell’Amministrazione comunale di intervenire su un modello troppo sbilanciato sull’accoglienza emergenziale rappresentata dai CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), gestiti sul territorio dalle prefetture. «Tra strutture CAS e SPRAR oggi a Latina esiste un rapporto di 1 a 10, ovvero per una persona accolta dalla rete SPRAR dieci sono accolte in CAS. Noi vogliamo ribaltare questo rapporto e realizzare un unico sistema di accoglienza gestito esclusivamente dal Comune».
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