Ieri, ennesimo spettacolare trionfo per la non mai abbastanza celebrata bellezza della Sala delle Armi , perla dell’architettura razionalista firmata da Luigi Moretti. Tutto era perfetto al Foro Italico con le rappresentanze anche storiche dello sport italiano, alla stregua di una lunga inarrestabile carovana e il “tridente” del Governo “gialloverde” a fare da cruna, su e giù dal palco. Per quel che è accaduto con la consegna dei numerosi collari ai numeri uno dello sport olimpico e paralimpico azzurro vi rimando alla cronaca. Per quel che a mio avviso andava colto nell’impatto ufficiale e in diretta RAI, tra in vertici del CONI e segnatamente il Presidente Malagò e il Sottosegretario con Delega allo Sport , Giorgetti, nonché il Ministro dell’Istruzione, Bussetti, piuttosto che l’altro Sottosegretario con delega ai Rapporti con il Parlamento, Valente, seduto in prima fila, posso comunicare la sensazione di testimone nel tempo e nello spazio dal 1960 in poi: siamo di fronte ad un reale complesso e delicato passaggio forse epocale per il nostro movimento sportivo. A quello che ha ricordato con determinazione il Presidente Malagò, sostenuto del Vice, Chimenti e supportato dalla mediazione tattica di Pancalli, hanno fatto da contrappunto gli interventi moderati ma sostanzialmente confermativi di una linea di riforma dal percorso al momento con presupposti anomali, ma con obiettivi condivisibili, se per arrivare al tetto non si pensi di smontare la casa sin ora costruita. In realtà siamo di fronte al problema di far passare il classico cammello nella cruna dell’ago e la prospettiva di un appuntamento a breve con una convocazione d’urgenza degli Stati Generali dello sport, piuttosto che un possibile auspicabile lavoro congiunto tra tutte le componenti in causa, che porti alla formulazione di un giusto progetto di riforma dello sport sul versante sociale. L’anno che verrà sarà prezioso, sarà un anno di mezzo su cui lavorare e trovare la quadratura di un cerchio, quello che io ho da sempre immaginato come il “SESTO” , quello che rappresenta l’universalità dello sport di tutti e per tutti, senza distinzioni di podio, livelli, censo, genere ed età.
LA CRONACA – LA CERIMONIA
Una passerella di stelle per salutare il 2018. Il tradizionale appuntamento con la cerimonia dei Collari d’Oro, nella suggestiva Sala delle Armi del Parco del Foro Italico, ha fatto calare il sipario su un anno agonistico costellato di emozioni e successi, capaci di proiettare l’immagine migliore dell’Italia nel mondo. La consegna della massima onorificenza dello sport italiano, i campioni olimpici, paralimpici e mondiali del movimento, oltre ad alcuni uomini di sport e società che si sono particolarmente distinti nel corso della loro carriera e della loro storia. Nel corso della mattinata sono state anche consegnate le Palme d’Oro al merito tecnico agli allenatori dei fuoriclasse d’oro (Foto Mezzelani-Pagliaricci GMT).
Alla cerimonia ha partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, insieme al Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Presidente del CIP, Luca Pancalli, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti, del Sottosegretario ai Rapporti col Parlamento, Simone Valente, della Sindaca di Torino, Chiara Appendino, dell’Amministratore Delegato della Rai, Fabrizio Salini, e del Presidente di Rcs Mediagroup, Urbano Cairo. In platea i Vice Presidenti del CONI, Franco Chimenti (vicario) e Alessandra Sensini, i membri del CIO, Franco Carraro, Mario Pescante, Ivo Ferriani, Manuela Di Centa (onorario), Presidenti e Segretari Federali, e una nutrita delegazione di dirigenti e rappresentanti del mondo sportivo. Sul palco, invece, gli olimpionici Diana Bianchedi e Antonio Rossi, anche in qualità rappresentanti della candidatura di Milano Cortina 2026, e Oscar De Pellegrin, campione paralimpico nel Tiro con L’Arco.
Il Presidente Malagò ha aperto la giornata con un discorso di ringraziamento nei confronti delle eccellenze che hanno reso grande il Paese con le loro imprese. “Siamo qui per celebrare il risultato sportivo di tutte le nostre discipline, del lavoro fatto dalle nostre federazioni. E’ la massima onorificenza dello sport italiano. Oggi più che mai è importante ricordare cosa è stato e cosa ha fatto il CONI, è un esercizio da fare col cuore, la coscienza e la mente. Una storia sicuramente di grande successo, che ha onorato il paese, come nessun’altra istituzione. Perché siamo un’istituzione pubblica e sono onorato di parlare a suo nome. Anche nel 2018 non avete tradito: mai in un anno olimpico invernale si sono ottenuti risultati cosi importanti, con piazzamenti di successo sul podio e ai piedi del podio. La mia speranza è che il CONI rimanga il Comitato Olimpico più importante del mondo”.
L’orgoglio traspare anche dalle parole di Luca Pancalli in merito alle vittorie collezionate dagli atleti paralimpici nel corso dell’anno. “Oggi si rinnova una celebrazione della quale vado particolarmente fiero insieme a tutto il mondo che
rappresento. E’ un atto di riconoscimento per gli straordinari atleti olimpici e paralimpici, i nostri atleti ricevono questo collare a nome anche dei tanti che coltivano una speranza e che sono in un letto di ospedale. Con fatica ci siamo conquistati un pezzo di dignità. In quei 105 anni di storia a un certo punto si è inserito l’elemento paralimpico che ha voluto anch’esso con grande umiltà e silenzio raccontare e scrivere la pagina sportiva del nostro paese. Siamo convinti che possiamo aiutarlo a crescere, abbiamo una grande responsabilità e dobbiamo dare risposte anche in questa direzione”.
Prima delle premiazioni ha infine preso la parola il Sottosegretario Giancarlo Giorgetti. “Sono qui con molto rispetto e una grande emozione nel vedere campioni che ammiravo in tv da ragazzo. Qui c’è l’eccellenza degli atleti, quelli che sono riusciti ad arrivare a grandi risultati, opportunamente si premiano anche tecnici e dirigenti che hanno dato il loro contributo affinché lo sport crescesse e le associazioni sportive che sono il tessuto, la base sui cui si costruisce lo sport italiano. Spero in una collaborazione che sono sicuro sarà armoniosa, sperando che la riforma che abbiamo immaginato sia compresa, attuata e possa dare benefici. Con questo spirito, auguro allo sport italiano tanti successi. E’ importante che il CONI autonomo sia il Comitato Olimpico migliore al mondo”.
Questo l’elenco dei premiati, al netto delle assenze per motivi legati a indifferibili impegni personali e/o agonistici: Michela Moioli (Sport Invernali, Snowboard Cross), Sofia Goggia (Sport Invernali, Sci Alpino – Discesa Libera), Marcella Filippi (Pallacanestro, 3×3), Andrea Cassarà (Scherma), Andrea Anastasi, Lorenzo Bernardi, Luca Cantagalli (Pallavolo).
COLLARE D’ORO AL MERITO SPORTIVO
ATLETI
Arianna Fontana (Sport del Ghiaccio, Short Track – 500 metri), Raelin Marie D’Alie, Giulia Ciavarella, Giulia Rulli (Pallacanestro, 3×3), Francesco Molinari (Golf, Vincitore Torneo Major – The Open Championship), Mara Navarria (Scherma, Spada individuale), Alice Volpi (Scherma, Fioretto individuale), Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Giorgio Avola (Scherma, Fioretto a squadre), Filippo Mondelli, Andrea Panizza, Luca Rambaldi, Giacomo Gentili (Canottaggio, quattro di coppia), Ruggero Tita, Caterina Marianna Banti (Vela, Nacra 17), Kiara Fontanesi (Motociclismo, Motocross), Francesco Bagnaia (Motociclismo, Moto2), Francesca Lollobrigida (Sport Rotellistici, 14 titoli Mondiali), Alessia Zecchini (Pesca Sportiva e Attività Subacquee, 4 titoli Mondiali Immersione in Apnea)
CAMPIONI DEL MONDO PRIMA DEL 1995
Pietro Mennea (Atletica Leggera, alla memoria), Alberto Alberani Samaritani, Silvio Baracchini, Romeo Collina, Gianni De Magistris, Massimo Angelo Fondelli, Alessandro Ghibellini, Sante Marsili, Paolo Ragosa, Mario Rosario Scotti Galletta, Roldano Simeoni (Pallanuoto, 1978), Roberto Calcaterra (Pallanuoto, 1994), Marco Galli (Pallanuoto, 1978 – alla memoria), Andrea Lucchetta, Marco Martinelli, Roberto Masciarelli (Pallavolo, 1990), Paolo Tofoli, Andrea Zorzi (Pallavolo, 1990 e 1994), Giacomo Giretto, Damiano Pippi (Pallavolo, 1994), Nicola Pietrangeli (Tennis, Roland Garros e Coppa Davis), Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Adriano Panatta e Antonio Zugarelli (Tennis, Coppa Davis 1976), Renato Molinari (Motonautica, 18 titoli Mondiali)
PERSONALITA’
Riccardo Agabio, Roberto Fabbricini, Raffaele Pagnozzi
SOCIETA’ SPORTIVE
ASD Edera 1904, Atalanta Bergamasca Calcio Spa, Circolo Scherma Firenze Roberto Raggetti, Sci Club Capracotta, Rari Nantes Camogli ASD, La Gazzetta dello Sport
PALMA D’ORO AL MERITO TECNICO
Kenac Gouadec (Dt Sport del Ghiaccio, Short Track), Massimo Rinaldi – Dt -, Giovanni Luca Rulfi e Matteo Guadagnini (Sport Invernali, Sci Alpino), Cesare Pisoni – Dt –, Luca Pozzolini e Stefano Dalmasso (Sport Invernali, Snowboard), Angela Adamoli (Pallacanestro, Matteo Giunta (Nuoto), Andrea Coppola (Canottaggio), Ratko Rudic e Gianni Lonzi (Pallanuoto), Julio Velasco, Gian Paolo Montali e Paulo Roberto De Freitas, ‘Bebeto’ – alla memoria (Pallavolo).
PREMIO AL VINCITORE DEL TROFEO CONI 2017
Comitato Regionale CONI Piemonte
SPORT PARALIMPICI
COLLARE D’ORO AL MERITO SPORTIVO
Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal – atleta guida – (Sci Alpino, Gigante e Slalom), Fabrizio Cornegliani (Cronometro e prova in linea cat. H1), Luca Mazzone (Ciclismo, prova a Cronometro cat. H2), Federico Mestroni (Ciclismo, prova a Cronometro, cat. H3), Giorgio Farroni (Ciclismo, Prova in linea e prova a cronometro cat. T1), Michele Pittacolo (Ciclismo, Prova in linea cat. C4), Francesca Porcellato (Ciclismo, Prova in linea e cronometro cat. H3), Gabriel Esteban Farias (Canoa, 200 m cat. KL1), Sara Morganti (Sport Equestri, Individual test e freestyle grado I)
Ruggero Alcanterini
Direttore responsabile de L’Eco del Litorale
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