LEVITAZIONI
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LEVITAZIONI

30 AGOSTO 2017
– Come ben sanno gli appassionati dell’illusionismo, il trucco c’è e non si dovrebbe vedere, pena la riuscita dello spettacolo. L’alternativa è che il trucco sia visibile, ma che gli spettatori si rifiutino di vederlo. Diciamo che si tratta di un possibile fenomeno di sadomasochismo. Diciamo che questo è il genere di divertimento oggi più gettonato, attraverso tg e talk show, social media e rotocalchi d spiaggia. Ecco perché oggi mi vengono in mente termini di paragone con personaggi come Sheshal e Bijdendijk, piuttosto che Copperfield, capaci di far credere quello che nella fiction e nel fumetto era possibile soltanto a Superman, sostenuto dalla kryptonite o nella realtà a qualche sportivo sostenuto da altra magica sostanza. Ecco perché mi sento di dire che gran parte di quanto messo in scena, somiglia assolutamente al gran caravanserraglio in tour , come quello dei circhi di buona memoria. Ma scherzare con il fuoco è pericoloso, come ce lo ricorda la tragica estate che stiamo vivendo, in cui è si è rivelato anche il contrario, ovvero che è altrettanto pericoloso scherzare con l’acqua. Passare dall’ultracentenario americano Barnum alla gloria europea Krone era un piacere ed ora soltanto un nostalgico ricordo, mentre adesso nel ruolo dell’uomo cannone ci si misura Kim Jong-un, che si catapulta verso Guam, sorvolando il Giappone e in quello di domatore di tigri e leoni, Donald Trump. Ma tornando al tema della levitazione, in cui si temperò la gloria di santi come Teresa d’Avila e Pietro d’Alcantara, vedo protagonisti Angela Merkel ed Emmanuel Macron, impegnati a convincere capi di stato e di tribù africane a tenersi in casa gli incontenibili flussi antropici , piuttosto che Gentiloni e Minniti a far scomparire le conseguenze di terremoti, incendi, pattume ed emergenza case per incapienti, terremotati e migranti. E’ chiaro che una soluzione reale non ci sarà, ma è importante illudersi che sia possibile. A meno che? A meno che non si abbia il coraggio di dire che le decisioni prese da trent’anni a questa parte sono state un fallimento, che qualcuno scientemente ha avviato la collettività verso il baratro, togliendo il freno. Che fottere i “cani da guardia” cattivissimi in Africa e Medio Oriente è stata una follia. Che adottare molte direttive europee è stato un suicidio, compresa la soppressione del nostro storico salvifico Corpo Forestale. Che stanziare denaro per l’emergenza e sottoporlo alle forche caudine dei Don Abbondio della burocrazia equivale a dire ai terremotati che la casa la rivedranno soltanto in cartolina.
Ruggero Alcanterini

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Ruggero Alcanterini

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