– Qualcuno ha spiegato al Sindaco di Amatrice, Pirozzi, che finanche le più atroci delle provocazioni satiriche, come quelle allucinanti di Charlie Hebdo, rientrano nel diritto di poter offendere, così come tentavano di far passare Valentin Frokkai, galeotto omicida evaso, per vittima dell’orefice Corazzo , costretto all’estrema difesa, perché aggredito in casa da una banda di rapinatori in quel di Rodano, dieci mesi fa e finalmente ieri assolto. Nel diritto romano la legittima difesa non riguardava disgiuntamente solo la proprietà e la vita, ma anche l’integrità personale e il pudore. Il codice napoleonico collocò la disposizione relativa alla legittima difesa nel titolo dei reati contro la persona, stabilendone i requisiti , anche nei confronti di altri o degli averi, contro aggressori notturni e diurni, trattandosi di furto o saccheggio con violenza. Solo chi si trova nella necessità e condizione di doversi e potersi difendere può capire la differenza che corre tra l’interpretazione attenta di un ginepraio giuridico come il nostro e la reazione istintiva per la sopravvivenza, dove i cavilli, i se e i ma davvero non trovano spazio. Ma qui io ritengo di dover allargare il concetto di difesa anche preventiva e soggettiva, facendo esempi di assoluta attualità. Dunque, sono stati condannati i medici che tentarono di soccorrere il calciatore del Livorno, Pier Mario Morosini, tragicamente morto sul campo, nel 2012, per un malore e il mancato uso di ben tre defibrillatori disponibili. In materia di tutela sanitaria degli sportivi, si è ancora molto carenti, come capita per lo stesso rischio sismico, mentre il diritto alla difesa preventiva della vita propria e altrui richiederebbe una azione massiva e coinvolgente, attraverso l’educazione e la formazione, oltre che dei controlli sanitari e della disponibilità degli apparecchi nei luoghi deputati. Diversamente, Tiziana Cantone, ultima delle vittime per dileggio attraverso i social, ha messo fine alla più vergognosa delle violenze, togliendo a se stessa il bene della vita e agli altri la possibilità di continuare a ferirla. Per difendersi ha usato contro di se un’arma leggerissima, fashion, quanto può esserlo un foulard. Anche in questo caso la lentezza e l’inadeguatezza della legge di “diritto all’oblio” è giunta a sentenza , quando ormai il danno per Tiziana era riparabile solo con l’ estremo gesto. E che cosa si può fare di fronte all’intervento indebito dell’Ambasciatore USA John Phillips, che entra in gioco per il combattutissimo Referendum Costituzionale sulla riforma del Senato? Dire ad esempio che sono affari italiani, ma anche che di Senato noi ne sentiamo parlare e discutiamo dalla bellezza di duemilatrecento anni e non riteniamo di dover prendere lezioni da maestri improbabili, oppure reagire con un altro “fallo”, entrando nel merito delle candidature presidenziali americane, piuttosto che sulle rivelazioni “dopate” degli hacker che sembra abbiano scovato dati “sensibili” veri, provenienti dalla Wada e riguardanti mostri sacri, ori olimpici di Rio, come le star della racchetta, le sorelle Williams e la nuova regina della ginnastica artistica, Simone Biles? In questo clima molto complesso e viziato da turbolenze imprevedibili come quelle del terrorismo, con il petrolio che cala e minaccia di mandare in tilt le borse, ma non dissuade le fazioni tribali libiche da una lotta fratricida per un prodotto il cui valore è strategicamente in calo, senza produrre il minimo vantaggio alla pompa per gli automobilisti italiani, che cosa ci possiamo inventare noi, come estremo gesto di difesa contro gli irriducibili detrattori dell’immagine italica, compresi i “virali” di Charlie Hebdo? Beh, potremmo e ricorrere alla estrema raffinatezza delle risposte e faccio l’ esempio, citando due eventi delle ultime ore, di una eleganza e di una forza straordinaria , che soltanto Palazzo Vecchio a Firenze e il San Carlo a Napoli avrebbero potuto ospitare, protagonisti i due più celebrati tenori del mondo, Andrea Bocelli e Jahn Kaufmann, con un parterre davvero “regale “ , con la bellissima ed amatissima Rania di Giordania. Concludo, infine, sulla controversa legittima difesa, con la considerazione alla Jacques de La Palice, signore di Lapalisse, ovvero che sarebbe davvero meglio non doversi mai difendere…