Nelle Marche, in Liguria e in Veneto vincono i candidati del centrodestra. Al Centrosinistra Puglia, Campania e Toscana. La soddisfazione di Di Maio per il risultato referendario. L’affluenza oltre le aspettative
aggiornato alle 20:54 21 settembre 2020
© AGF – Elezioni 2020
Al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari il ’Sì’ si starebbe affermando con una percentuale vicina al 70 percento. Sono questi i risultati dei primi exit poll. Secondo i dati del Viminale intanto l’affluenza sarebbe leggermente oltre il 52%.
Un “risultato storico e straordinario”, dice il capo politico di M5s, Vito Crimi, alla luce delle proiezioni sul Referendum, ringraziando chi è andato a votare. Esulta anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook: “Quello raggiunto oggi è un risultato storico.
Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. E’ la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il Movimento 5 stelle tutto questo non sarebbe mai successo”.
Ma esulta anche il Pd con il tesoriere Walter Verini: “Oltre un terzo degli Italiani ha votato sì, noi come Pd abbiamo dato un contributo decisivo a questo sì, un sì di cambiamento, l’esatto contrario al sì populista”.
Regionali, proiezioni: si va verso il 3-3
Secondo i primi dati, in Veneto Luca Zaia è nettamente in testa con il 76,6% su Arturo Lorenzoni (centrosinistra) fermo al 16,1%. In Liguria Giovanni Toti (centrodestra) è avanti al 55,5% su Ferruccio Sansa (centrosinistra) al 38,4%. In Toscana Eugenio Giani (centrosinistra) è in vantaggio al 48,2% contro la sfidante di centrodestra Susanna Ceccardi al 40,4%.
In Puglia Michele Emiliano (centrosinistra) è in testa con il 46,6% contro Raffaele Fitto al 37,6%. Nelle Marche Francesco Acquaroli (centrodestra) è in vantaggio con il 51,2% mentre Maurizio Mangialardi (centrosinistra) è fermo al 35,7%. In Campania Vincenzo De Luca (centrosinistra) è avanti con il De Luca 64,7% su Stefano Caldoro (centrodestra) con il 20,8%.
Le reazioni dei leader nazionali
Esulta il segretario dem Nicola Zingaretti: “Dicevano che eravamo subalterni ai Cinque Stelle, poi si vota e il Partito Democratico è il primo partito d’Italia”. Ha detto allo speciale Tg La7. “Non cado nel tranello del rimpasto, incalzeremo il governo per spendere in maniera credibile le risorse del Recovery Fund”. Il M5s si concentra soprattutto sul voto referendario. Vito Crimi in conferenza stampa: “Il Movimento 5 stelle ha dimostrato di essere “il motore e il traino”. E Di Maio ha sottolineato: “Quello raggiunto oggi è un risultato storico. Torniamo ad avere un Parlamento normale”.
Per Salvini “il dato numerico è che se i dati verranno confermati, il totale delle 20 regioni italiane dovrebbe essere 15 a 5 per il centrodestra. fino ad oggi era 13 a 7, ci si avvicina passo passo, aggiungendo due mattoncini”. Il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si è detta “molto contenta dei risultati di Fdi. Se i dati venissero confermati potremmo dire con grande orgoglio che FdI è l’unico partito che cresce su tutto il territorio nazionale”
(Fonte AGI)
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