“Le persone come il Ministro Fontana osservano il mondo con le lenti deformate dei pregiudizi che vorrebbero riportare l’Italia indietro di decenni, a quando esisteva un solo modello di famiglia. Gli basterebbe toglierle per un attimo per capire che l’Italia, quella reale, è cambiata e che oltre alle famiglie composte da un papà e una mamma ce ne sono altre, tantissime altre, in cui i figli crescono con un solo genitore single o con due mamme e due papà. Che gli piaccia o meno, chi ha il compito di governare il Paese ha il dovere di guardarle in faccia, tutte quante”. #FamiglieArcobaleno #GV18 #WelcomeHome
E’ chiaro il messaggio al neo insediato Ministro Lorenzo Fontana, pubblicato dai canali ufficiali del Gay Village di Roma, accompagnato da una campagna grafica a cura dei CUT, immediatamente pubblicata nel giorno in cui i maggiori quotidiani e siti di informazione titolano “Le Famiglie Arcobaleno non esistono”. Una dichiarazione quella di Fontana che fa insorgere la comunità, pronta a non cedere di un passo sui diritti ottenuti ma anzi, a dichiarare battaglia per la conquista di nuovi per la tutela dei figli delle coppie omogenitoriali e delle Famiglie Arcobaleno, che al contrario di quanto dice il nuovo ministro, esistono e sono in migliaia!
“Come fa un ministro della Repubblica ad affermare che noi e i nostri figli non esistiamo, quando non solo i nostri bambini sono perfettamente inseriti nella società, nella scuola, tra i loro coetanei, ma decine di sentenze della Corte Costituzionale, della Cassazione e sempre più comuni che riconoscono i nostri figli alla nascita, certificano che noi esistiamo a tutti gli effetti, anche giuridicamente, per lo Stato italiano”, con queste parole Marilena Grassadonia, Presidente di Famiglie Arcobaleno commenta le dichiarazioni di Fontana, seguita a ruota da Imma Battaglia, pronta a scendere in campo, come afferma all’ANSA: “Sui diritti acquisiti non si arretra. Sulle nostre libertà e sul rispetto delle nostre vite non faremo passi indietro e siamo pronti alle barricate. Il movimento italiano lgbt è molto critico nei confronti del nuovo governo, in particolare con il nuovo arrivato Fontana, a cui l’aggettivo omofobo è il minimo che si possa dire, dopo tali dichiarazioni. Il Ministro Fontana deve capire che anche Gay è Famiglia!”.