Carabinieri e Polizia hanno sgomberato nella giornata a Latina tre appartamenti in via Publio Cornelio Scipione detto l’Africano di proprietà comunale destinati al progetto “Casa dei papà separati” che erano stati abusivamente occupati.
Il Comune di Latina aveva speso circa 220 mila euro per ristrutturare gli appartamenti che avrebbero dovuto ospitare padri separati fornendo loro anche assistenza legale e psicologica. L’occupazione abusiva di questi locali ha scatenato polemiche e sdegno da parte dei cittadini e di alcune associazioni solidali che si sono subito schierate in difesa dei legittimi destinatari degli appartamenti.
Ad occupare una delle abitazioni era una famiglia di origine rom con figli piccoli che questa mattina, dopo le sollecitazioni di sgombero da parte degli agenti, non aveva la benché minima intenzione di lasciare l’appartamento; pare, infatti, che la famiglia rom abbia posto resistenza in svariate maniere.
L’operazione di sgombero è risultata faticosa ed è durata parecchie ore, dalle 9.30 di questa mattina è terminata infatti solo nel pomeriggio.
Gli appartamenti, finalmente liberati dagli abusivi e dai loro effetti personali, sono stati messi in sicurezza dagli addetti al servizio manutenzione del Comune di Latina, i quali hanno installato alle finestre di ogni locale delle robuste inferriate.
“Gli sgomberi non sono mai semplici”, afferma Francesco Passaretti, comandante della Polizia locale di Latina, “ma noi avevamo gli atti esecutivi dato che i ricorsi al TAR, da parte degli occupanti, erano stati respinti. Chi stava dentro ha fatto le proprie rimostranze, non voleva uscire dagli appartamenti. Poi hanno desistito ed è stato possibile proseguire con l’allontanamento coatto”.
“Una vittoria della legge contro la prepotenza di gente senza scrupoli”, sostiene Giacomo Rotoli, presidente di ADIANTUM, “e una piccola/grande vittoria anche per la nostra associazione, che per prima ha denunciato quanto stava accadendo sotto gli occhi delle Istituzioni locali. Un sentito ringraziamento va alle forze di polizia, giacchè le operazioni di sgombero nascondono sempre rischi per l’incolumità degli operatori”.
Secondo Massimiliano Gobbi, consigliere delegato ADIANTUM per il Lazio, “non è stato semplice ottenere questo risultato. Ci siamo spesi tutti con impegno affinchè questo sopruso, commesso ai danni di fasce deboli della popolazione quali sono i papà separati, cessasse. Adesso è la volta buona per procedere con un bando comunale ed affidare le case ai destinatari previsti dal Comune. Noi, ovviamente, continueremo a vigilare, gli abusivi siano avvisati”.
ADIANTUM – Associazione di Aderenti Nazionale per la Tutela dei Minori
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