Il Sindaco Coletta: «È il nostro grazie a uno dei padri della Repubblica»
“Non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, non vi può essere giustizia sociale senza libertà”, è la frase scolpita sul basamento del busto di Sandro Pertini scoperto ieri mattina alla presenza del Prefetto Maria Rosa Trio, del Sindaco di Latina Damiano Coletta e delle autorità militari. La scopertura dell’opera donata dalla Sezione Anpi di Latina “Severino Spaccatrosi” e realizzata dalla scultrice moldava Natasha Bozharova, è avvenuto nel corso della cerimonia di intitolazione della “Passeggiata Sandro Pertini”, in Via Don Morosini. «Una intitolazione approvata all’unanimità sia in Commissione che in Consiglio Comunale – ha ricordato nel suo intervento di apertura Celina Mattei, presidente della Commissione Governo del Territorio e Lavori Pubblici, per poi proseguire – la scelta di questa Passeggiata non è casuale, Pertini è stato infatti l’ultima persona a vedere Don Morosini, stremato dalle torture, prima che venisse accompagnato davanti al plotone di esecuzione». Il Consigliere di Latina Bene Comune, Olivier Tassi, ha invece tratteggiato un ritratto del Presidente della Repubblica Sandro Pertini fuori dai canoni del protocollo istituzionale ai Mondiali di calcio in Spagna e del Pertini prima carica dello Stato negli anni bui del terrorismo nazionale. A sua volta il presidente della Sezione Anpi di Latina, Giancarlo Luciani, ha dato lettura di un messaggio inviato dalla Fondazione Sandro Pertini: “Sandro Pertini non ha mai pensato o agito in gretti termini divisori; al contrario la sua concezione della libertà, della democrazia, del progresso sociale e politico ha avuto una dimensione unificante e universale, improntata all’idea della prevalenza della coscienza modellata ai principi di ordine morale”. Infine il Sindaco Damiano Coletta, preceduto dall’intervento del vicepresidente nazionale dell’Anpi Emilio Ricci, ha voluto ricordare l’uomo e il politico Pertini: «Dobbiamo riconoscere al Presidente ciò che è dovuto, riconoscere all’uomo e al politico, le scelte compiute nel nome della libertà dell’Italia e della nostra Repubblica». Scoperto il monumento, a chiusura della cerimonia sancita dall’Inno nazionale, il Primo cittadino di Latina ha poi commentato: «Sono orgoglioso di questa iniziativa e ringrazio tutti i partecipanti, i Servizi del Comune e tutti coloro che hanno dato il loro contributo alla realizzazione dell’evento. Questo monumento è il nostro grazie ad uno dei padri della Repubblica italiana e a un uomo che ha sacrificato gli anni della sua gioventù per affermare i valori della libertà e della democrazia».
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