La replica alla denuncia per cui Latina sarebbe una “città dormitorio”
«Sono circolate in questi giorni immagini e notizie relative a situazioni di forte degrado. Come succede ogni estate ci si ricorda della povertà solo quando la si incrocia sulla propria strada. Quando resta nascosta sono in pochi ad interessarsene od occuparsene». Così l’Assessora alle Politiche di Welfare Patrizia Ciccarelli replica alla denuncia pubblicata oggi da alcune testate locali e ad alcuni video e foto diffusi sui social network nei giorni scorsi.
«L’emergenza sociale e l’accoglienza a bassa soglia sono da sempre una priorità per questa Amministrazione – prosegue Ciccarelli – che ha puntato da subito a mettere in rete tutte le realtà impegnate sul territorio nel contrasto alla povertà estrema al fine di potenziarne l’efficacia dell’azione».
Tra queste realtà c’è il Pronto Intervento Sociale, servizio distrettuale attivo h24 che risponde al numero verde 800 212 999. Lo stesso servizio fino a due anni fa era poco utilizzato e poco conosciuto. Oggi, invece, ha sviluppato una rete di collaborazione con il mondo del volontariato che lavora su strada, ovvero Croce Rossa Italiana, Caritas, Emergency ecc… «Il PIS – spiega l’Assessora – svolge un lavoro di monitoraggio costante e quotidiano fornendo ai servizi sociali e ai servizi professionali report aggiornati con l’evidenziazione delle problematicità, nonché segnalando le possibili prese in carico, le situazioni di estrema vulnerabilità o i casi critici per i quali è più complicato organizzare un intervento per mancanza di collaborazione da parte dei senza dimora che restano comunque soggetti di diritto».
Oltre al PIS c’è un dormitorio aperto tutto l’anno, con 27 posti letto disponibili e che viene potenziato nella stagione invernale con ulteriori 60 posti. «Naturalmente stiamo parlando di fenomeni complessi – sottolinea Ciccarelli – per i quali i servizi in campo non sono mai sufficienti e che richiederebbero l’utilizzazione di nuovi strumenti e risorse da investire. Per questo abbiamo accolto con grande entusiasmo la decisione dell’Anci di inserire il progetto del Comune di Latina tra i 20 finanziati con fondi europei (FAMI emergenza) pari a 30 milioni di euro (un milione e 700mila euro per il solo Comune di Latina). Ma questa preziosa opportunità di intervento sul fronte della povertà estrema si è ridotta nel giro di pochi giorni ad un terzo per effetto di un atto unilaterale del nuovo Ministero degli Interni. Il Comune si trova dunque con meno armi per affrontare una sfida ogni giorno più difficile».
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