Aperte le iscrizioni a “Do you speak italian?”
Il corso di italiano per stranieri è il primo intervento immateriale del “progettone” a partire
Sono aperte le iscrizioni al progetto “Do you speak italian?”, inserito tra gli interventi immateriali del programma “Latina anche città di mare” e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con un contributo complessivo di 18 milioni di euro.
Il progetto, che prevede la realizzazione di corsi di italiano per stranieri, prenderà l’avvio il 1° marzo ed è promosso e realizzato dal servizio Politiche per lo Sviluppo e l’Internazionalizzazione in collaborazione con l’Istituto Tecnico Commerciale Vittorio Veneto-Salvemini.
I corsi si terranno fino al prossimo 30 luglio presso il Vittorio Veneto tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle 18 alle 20; il martedì, giovedì e sabato presso l’Istituto Comprensivo Vito Fabiano, in via Don Vincenzo Onorati, a Borgo Sabotino, con lo stesso orario.
Verranno attivati 10 corsi, distinti in elementari di primo e secondo livello (A1 e A2) ed intermedi, anch’essi di primo e secondo livello (B2 e B2). All’avvio gli iscritti svolgeranno un test di ingresso utile a valutare le loro conoscenze linguistiche di partenza e a procedere con la composizione delle classi.
Le locandine e le informazioni sono state tradotte in 9 lingue e diffuse in modo capillare sul territorio. Gli interessati potranno iscriversi compilando il modulo disponibile anche presso il Segretariato Sociale, l’Ufficio Anagrafe di Corso della Repubblica e di via Ezio e l’Ufficio Urp, oppure scaricabile dal sito web del Comune (inserito come allegato all’articolo pubblicato nella sezione Comunicati stampa). Le domande dovranno essere consegnate presso l’Istituto Vittorio Veneto, in Viale Mazzini 4, entro il 26 febbraio.
«Il programma costruito e gestito in collaborazione con l’Istituto V. Veneto- Salvemini – sostiene l’Assessora alla Città Internazionale e Partecipazione Cristina Leggio – si pone come finalità, in attuazione dell’art. 3 della Costituzione, di promuovere un percorso reale di inclusione ed emancipazione dei partecipanti. Le difficoltà di comunicazione rappresentano senza dubbio una dei primi ostacoli che un cittadino straniero incontra nel suo percorso di integrazione nella nostra città ed è dunque di indiscutibile utilità promuovere percorsi di apprendimento della lingua italiana. Alla formazione linguistica, deve però affiancarsi un percorso di formazione di più ampio respiro che abiliti alla fruizione dei servizi di base, all’esercizio dei diritti fondamentali e alla partecipazione alla vita cittadina. I corsi si configurano dunque come percorsi integrati che, a partire dall’apprendimento della lingua italiana, promuoveranno l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie alla realizzazione della partecipazione alla vita democratica della comunità da parte dei beneficiari del progetto».
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