LAMPEDUSA, ESPOSTO DEL CODACONS: IN RITARDO IL DIVIETO DI BALNEAZIONE A CALA PISANA
L’ASSOCIAZIONE: QUELLO DEL SINDACO UN ATTO DOVUTO, SI È BEN COMPORTATO RIGUARDO ALLA TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI. MA DOV’ERA LA REGIONE?
Riguardo l’esposto del Codacons sul divieto temporaneo di balneazione nel tratto di mare di Cala Pisana si precisa che quello del sindaco è un atto dovuto, e quindi quest’ultimo si è ben comportato rispetto all’esigenza di tutelare la salute dei cittadini; mentre rimane inspiegabile la ragione del mancato intervento precedente da parte della Regione Siciliana.
Il divieto temporaneo di balneazione nel tratto di mare di Cala Pisana a Lampedusa si è reso infatti necessario dopo che l’Asp di Palermo il 28 luglio ha comunicato il superamento dei valori limite dei parametri microbiologici relativi all’Escherichia coli, da parte dal sindaco Filippo Mannino.
Sarebbe spettato però alla Regione Siciliana un intervento preliminare, segnalando per tempo le zone di mare e di costa precluse alla balneazione per cause di inquinamento – come già fatto mesi fa, con il decreto n. 339 del 4 aprile 2023. Sacrosanto invece l’intervento del sindaco di Lampedusa, a tutela della salute pubblica.
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