– La notizia di oggi è che la consorteria degli umani, con accordo strategico tra Nuova Zelanda e Stati Uniti, ha deciso di istituire la più grande area marina protetta del mondo nel territorio del continente antartico, salvo deroghe per studi scientifici sugli habitat ancora sconosciuti e spazi comunque aperti alla pesca. Purtroppo, è proprio in quel “salvo” che si annidano i rischi più gravi se non assoluti, perché lo si sa che alcuni popoli e in particolare il giapponese non hanno alcuno scrupolo nel fare strage non tanto di pesci, quanto di mammiferi, come delfini e balene. Si dice che l’Antartide, con il suo Oceano e il suo ecosistema, sia rimasta l’ultima area del Globo sostanzialmente integra con tutte le sue peculiarità originarie, in alternativa all’altro Polo, quello Nord, letteralmente massacrato da esplorazioni, speculazioni e disgelo conseguente ai danni antropici sul clima. Comunque, sedici anni fa, il 12 febbraio 1990, Reinhold Messner e Arved Fuchs completavano la prima traversata dell’Antartide, traguardando il Polo Sud, viaggiando solo a piedi o con gli sci, senza l’ausilio di mezzi motorizzati o di animali. Io ero il conduttore della storica trasmissione “Onda Verde”, su RAI – Radio Uno ed ebbi l’opporunità di seguire in esclusiva la loro impresa. Reinold, all’arrivo alla Base Italiana nella Baia di Ross fece racconti drammatici e suggestivi di quella che fu forse l’ultima vera avventura – per scelta – degli umani, “salvo” quelle per costrizione, cui sono ancora coinvolti i disperati che raggiungono le nostre coste, vittime, sempre, dei sentimenti predatori dell’essere più pericoloso in circolazione nel cosmo, quello umano…