La Città di Anzio e l’AIL ricordano il professor Franco Mandelli, padre dell’ematologia moderna. Martedì 26 novembre, a Villa Corsini Sarsina, l’evento culturale alla presenza delle Istituzioni. L’Assessore Nolfi: “L’incontro con Mandelli rimarrà per sempre nel mio cuore”
“L’incontro del professor Franco Mandelli, con i cittadini di Anzio, nel 2016, forse nella sua ultima importante apparizione pubblica, rimarrà per sempre nel mio cuore e nell’album degli eventi più significativi del mio impegno amministrativo. Per ricordare il Professore, medaglia d’oro al merito nella sanità pubblica, fondatore e presidente emerito dell’AIL, grande Uomo ed ematologo di livello mondiale, scomparso lo scorso anno, abbiamo organizzato un evento culturale, di grande rilevanza scientifica, insieme al nostro Sindaco, ai vertici nazionali dell’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, ai volontari di Anzio ed alla cittadinanza”.
Lo ha affermato l’Assessore alla cultura e politiche della scuola del Comune di Anzio, Laura Nolfi, in riferimento all’evento istituzionale, previsto per martedì 26 novembre, alle ore 17.00, nella Sala Consiliare di Villa Corsini Sarsina, per onorare la memoria del professor Franco Mandelli, dell’norme lavoro al servizio dei “suoi bambini”, di migliaia di pazienti senza alcuna possibilità economica e per tracciare i progetti futuri dell’AIL. A Villa Corsini Sarsina, insieme al Sindaco, Candido De Angelis ed all’Assessore alla cultura e politiche della scuola, Laura Nolfi, interverranno il nuovo Presidente nazionale dell’AIL, Sergio Amadori, professore onorario di Ematologia all’Università di Tor Vergata, il Vicepresidente dell’AIL e Presidente della Fondazione Gimema, prof. Marco Vignetti, il Presidente di ROMAIL, Maria Luisa Viganò ed la Coordinatrice dell’AIL di Anzio, Tina Condello, impegnata sul territorio nella raccolta di fondi da destinare alla ricerca, per onorare “il suo Prof”, che aveva sognato “un mondo senza cancro”.
All’inizio dell’evento di Villa Corsina Sarsina, moderato dalla giornalista Katia Farina ed organizzato dall’Ufficio Comunicazione Istituzionale dell’Ente, sarà proiettata una toccante clip dello storico incontro del prof. Franco Mandelli con la cittadinanza di Anzio. “Nella clip – afferma l’Assessore Nolfi – ci saranno citazioni del professore che, a mio avviso, rappresentano pietre miliari per la medicina e per chi, purtroppo, è alle prese con seri problemi di salute”.
“I volontari dell’AIL hanno creduto nei nostri sogni e dato sostanza a progetti che sembravano utopie. Senza di loro nulla di quanto ho fatto, di quanto abbiamo fatto, sarebbe stato possibile”.
In queste poche parole è racchiusa la vita del professor Franco Mandelli, fino all’ultimo giorno , impegnato, con i suoi volontari, per la prevenzione e la cura del cancro. “Il Professore”, come tutti lo hanno sempre chiamato, prima di essere medico ha dimostrato, in tutta la sua carriera, “doti di umanità uniche” nello stare vicino al dolore ed alla sofferenza dei bambini e delle famiglie.
L’autore
Franco Mandelli, nato a Bergamo il 12 maggio 1931, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1955. Ha insegnato presso l’Università di Roma Sapienza per trent’anni. Attualmente ricopre la carica di presidente di due importanti realtà: AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma e GIMEMA, Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto. Per la sua attività scientifica e di solidarietà ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, fra i quali l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e la medaglia d’oro al merito nella sanità pubblica. Ha al suo attivo centinaia di pubblicazioni scientifiche sia in Italia sia all’estero. È Professore Emerito dell’Università Sapienza e Primario emerito del Policlinico Umberto I di Roma. Per Sperling & Kupfer ha pubblicato Ho sognato un mondo senza cancro. (2010). Muore a Roma, circondato dall’affetto della sua gente e dei pazienti che ha salvato con le sue cure, il 15 luglio 2018.
La sua ultima pubblicazione “Curare è prendersi cura”, nel 2014, con i proventi del libro destinati interamente all’AIL: – una vita dedicata ai “suoi” pazienti e ai “suoi” volontari. Una vita dedicata a cercare di migliorare la vita degli altri e a fare in modo che la speranza non si spenga mai. Ma “il prof Mandelli”, come tutti lo chiamavano, ha impiegato molto meno di una vita per capire che curare significa prima di tutto prendersi cura. È la lezione che ha imparato dai maestri, che ha fatto sua nella pratica quotidiana ed è il messaggio che ha lasciato alle nuove leve della medicina. Nel libro tocca temi cruciali, di cui ha fatto esperienza diretta: dal ruolo fondamentale del volontariato, alla lotta contro il fumo (con una significativa riflessione sulle sigarette elettroniche), all’alleanza fra medico e paziente. Ha espresso la sua opinione, decisa e autorevole, su temi di forte attualità, come i tagli alla sanità e le cure alternative (anche il caso Stamina) e la ricerca indipendente. Inoltre ha indicato la strada da seguire per affrontare il dolore e il fine vita, lasciando il suo testamento a chi vuole avvicinarsi a una professione, quella del medico, diversa da tutte le altre. Scritto con umanità, profonda saggezza e altrettanta semplicità, Curare è prendersi cura è una confessione aperta e sincera, con un prezioso contributo al dibattito sulla salute -.
L’AIL IN NUMERI
– 81 Sezioni provinciali sul territorio italiano.
– Oltre 22.000 volontari.
– 140 Centri/Divisioni/Servizi di Ematologia sostenuti.
– 35 le città italiane che ospitano le Case alloggio AIL.
– 42 servizi di cure domiciliari finanziati
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