Inchiesta Prisma, sotto la lente i rapporti tra Juve e 6 società

L’indagine Prisma torna a far parlare. Il giudice Mario Luigi Torsello, facente parte della Corte d’appello federale, si è esposto sul caso plusvalenze. Oltre a tali dichiarazioni, seguite da una pungente risposta da parte dell’avvocato Cataldo Intrieri, a tenere banco in queste ore è il possibile coinvolgimento di altre sei società. Ma andiamo con ordine.

Le parole del giudice Torsello

Le dichiarazioni di Mario Luigi Torsello hanno lasciato il segno, soprattutto alle orecchie del tifo juventino. L’accusa che viene avanzata per le seguenti parole è quella di mancanza di obiettività nella presa di una decisione in merito a eventuali punizioni. Le frasi che hanno suscitato polemica sono le seguenti:

La certezza assoluta comporterebbe un rallentamento del procedimento sportivo, diversamente da quanto prevede il principio di tempestività. […] I nostri principi sono lealtà, probità e correttezza: al giudice va il potere di individuazione e punizione dei fatti in essere. I giudici sportivi possono riempire di contenuti questa clausola in bianco configurando come violazione del principio di lealtà e correttezza una condotta che non risulta autonomamente come fattispecie di illecito disciplinare.

A rincarare la dose su tale questione è l’avvocato Cataldo Intrieri, che replica con parole forti affidate al proprio profilo Twitter, rivolte anche alla Federazione Italiana Giuoco Calcio:

Per il dott.Torsello, un magistrato eh, si può sacrificare la certezza del diritto alla ‘giustizia sostanziale’. E si può fare perché la FIGC a suo parere è un ente privato che si sceglie le regole. Insomma una bocciofila di paese. Terribile.

Coinvolte altre sei squadre

Secondo SkySport, qualcosa si muove anche all’esterno delle mura bianconere. La Procura di Torino ha infatti inviato gli atti dell’inchiesta Prisma alle procure di altre sei città italiane. Si sospetta il coinvolgimento di altre squadre. È Sportface a rivelare a quali procure: Bergamo, Cagliari, Modena, Genova, Bologna e Udine. Questa operazione è stata svolta per ragioni di competenza territoriale. Secondo l’agenzia Ansa, tale iniziativa è legata a rapporti tra la Juventus e altre sei società calcistiche. È ancora presto per capire quale sarà l’esito di questo scambio di documenti.

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