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Giustizia familiare e minorile, la denuncia di Anfi al forum nazionale di Roma: “Situazione drammatica”

Giustizia familiare e minorile in crisi, al via a Roma le proposte di Anfi per dar via alle riforme di un settore in profonda crisi. A denunciare un sistema che fa acqua da tutte le parti, è l’avvocato Carlo Ioppoli, presidente di Anfi – Associazione Nazionale Familiaristi Italiani durante la due giorni del Forum nazionale sulla giustizia familiare al Teatro degli Eroi di via Girolamo Savonarola, nel quartiere Prati, a ridosso della Città del Vaticano.
“La situazione è drammatica, da ormai anni la giustizia familiare in Italia è in grande difficoltà – ha denunciato Ioppoli – Un momento di crisi senza precedenti con molte famiglie, ma soprattutto tanti minori, non tutelati. Per questo motivo, in ottica multidisciplinare, grazie all’intervento delle più alte autorità che operano nell’ambito familiare e minorile nazionale abbiamo organizzato questo meeting per proporre nuove soluzioni e far sentire la voce di tanti professionisti della materia per dare il via ad una riforma che deve essere rivisistata”.Proprio per questo motivo, è in corso un confronto con avvocati, giudici, magistrati, psicologi, psicoterapeuti, medici e professori universitari che servirà a fare luce sul settore attraverso spunti, ma soprattutto proposte per portare all’attenzione una nuova riforma della giustizia familiare, indicando la strada migliore affinchè ogni iter processula diventi un qualcosa di veloce, rapido e alla portata dei cittadini.
“La situazione nei tribunali è allo sbando – ha aggiunto l’avvocato Ioppoli – Quotidianamente ci troviamo a denunciare casi di malagiustizia causata da una mancata specializzazione di giudici e avvocati che troppo spesso non rispettano un codice etico, con ctu e ctp che, invece di dare risposte e proposte valide al giudice, lasciano quasi sempre tutto così com’è. Una follia che colpisce in primis i minori, ma anche tanti genitori che a seguito di una separazione conflittuale si ritrovano emarginati, in una situazione di totale disequilibrio nella gestione dei figli”.
Vittime di questo sistema, restano i minori, che non devono scontare gli errori di adulti. Da ormai anni è in atto un colpo di mano contro la legge 54/2006 (affido condiviso), che disciplina l’esercizio della bigenitorialità in Italia, con un sistema giudiziario che continua a far dilagare continue false denunce in sede di separazione, lanciate per interrompere solo ed esclusivamente la relazione affettiva di uno dei genitori con i figli, solitamente il padre.
“E’ ora di dire basta a tutto ciò – conclude Ioppoli – Non accettiamo più che il sistema giustizia non applichi quello che la norme prevedono, ruoli attivi di entrambi i genitori nella vita di ogni bambino. Per questo l’obiettivo è quello di prediligere un vero e proprio affidamento paritario, una soluzione che attribuisce ad entrambi i genitori diritti e responsabilità nella cura e nell’educazione dei loro figli, negli stessi tempi”.
Tanti gli interventi autorevoli. In primis quello della dott.ssa Monica Sansori, garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Regione Lazio che ha spiegato in modo dettagliato la figura del Garante e i casi di giustizia ripartiva dei minori.
Una due giorni di meeting, ma soprattutto di confronto, iniziata ieri con gli interventi della dottoressa Marilina Intreri, presidente Child’s Friends; il professor nonchè giurista Marino Maglietta; la pedagogista Loretta Ubaldi; la prof.ssa Anna Oliviero Ferraris, docente di Psicologia delle Sviluppo presso l’Università “La Sapienza” di Roma; il medico specialista Matteo Benini; l’avv. penalista Daniele Ingarrica; il dott. Valerio De Gioia, giudice della prima sezione penale del Tribunale di Roma; il dott. Fabio Nestola, direttore Centro Studi FeNBi; le dott.sse Alessandra Cova e Fulvia Siano, psicologhe cliniche e forensi; oltre alle psicoterapeute e psicologhe forensi dr.ssa Stefania Filippi e prof.ssa Laura Volponi.Tante le proposte, come quella di istituire la figura del giudice di prossimità che decida in tempi rapidi i tanti casi conflittuali nei tribunali. Promossa anche la mediazione familiare preventiva con piani genitoriali e tentativo di conciliazione.
E’ stato richiesto, inoltre, di incentivare la coordinazione genitoriale nei casi di alta conglittualità e suggerito, salvo casi specifici, l’affidamento paritario abbinato ad un “mantenimento diretto”.
Autoreoli, gli interventi in programma oggi. In primis, quello del prof. Matteo Villanova, neuropsichiatra e sessuologo clinico forense, direttore dell’osservatorio OLTREE e docente dell’Università Roma Tre; ma anche quello della prof.ssa Rosa Maria Lacerenza; del dott. Vincenzo Vitalone, magistrato I sezione del Tribunale civile di Roma; del dott. Fabio Delicato, psicolpatologo forense, di Antonella Baiocchi, psicologa e psicoterapeuta.
Attesa anche per gli interventi della squadra Anfi con il segretario regionale dott. Massimiliano Gobbi; degli avvocati Maria Teresa Laurito e Vincenza Matacera di Anfi Calabria; avv. Rosa Maria Fiandaca, di Anfi Sicilia o avv. Raffaella Lacerenza di Anfi Lombardia. La giornata di oggi, inoltre, si concluderà con la proiezione del film “Mia” e una tavola rotonda cche si concluderà con un dibattito tra tutti i partecipanti.
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