Mistero a Genzano dove sono stati rinvenuti resti umani e pezzi di bara nella zona boschiva dietro il cimitero, in prossimità del costone che dà sul lago di Nemi. Tra questi, un tronco mummificato, alcune ossa, insieme a resti di bare risalenti a molti anni fa.
A fare il ritrovamento un passante che, durante l’attività di trekking, si è trovato tra i piedi alcuni frammenti di bare che affiorava dalla terra. E così in un batter d’occhio è stato lanciato l’allarme al 112. Sul posto sono così intervenuti i carabinieri di Genzano, i vigili del fuoco di Velletri, agenti di polizia locale e personale Asl Rm 6 che ha subito avviato le indagini, fatto recuperare il tronco mummificato e le ossa umane per poi inviarle presso l’istituto di medicina legale di Tor Vergata per l’esame del Dna disposto dalla procura di Velletri. Presente anche il sindaco Carlo Zoccolotti e l’assessore al bilancio, Luca Lommi.
Dopo aver perlustrato tutta la zona in cerca di indizi utili, i militari stanno avviando le indagini per risalire alle identità dei cadaveri che a quanto pare, risalgono a molti anni fa, un arco temporale molto ampio che soltanto esami più specifici potranno in qualche modo restringere.
Intanto l’area comunale è stata posta sotto sequestro per ordine del magistrato di turno della procura di Velletri per ulteriori indagini.
Sul caso è intervenuto anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Fabio Papalia, che ha protocollato un’interrogazione per far luce sull’episodio: “Gravissimo e preoccupante quanto verificatosi nei pressi del nostro cimitero – commenta Papalia sul suo profilo social – chiederemo al sindaco di relazionare il consiglio per avere chiarimenti su quanto accaduto”.