Dall’inizio dell’estate condotte 500 attività di Polizia Economica-Finanziaria al giorno (20 ogni ora) a tutela dei cittadini e delle imprese sane.
I risultati in sintesi:
Il Generale Giorgio Toschi: “L’estate rappresenta per i cittadini un periodo di riposo e svago e per molte imprese oneste un momento per dare ossigeno alle proprie entrate. Vocazione sociale significa anche profondere maggiore impegno proprio in periodi come questo, per salvaguardare i principi di libera concorrenza e garantire alla collettività i massimi livelli di sicurezza economico-finanziaria”.
Sono 22.271 i controlli condotti dalla GdF, da metà giugno a oggi, nelle località balneari, di montagna e nelle città d’arte. In media quasi 500 operazioni al giorno – il doppio rispetto all’estate scorsa – che rientrano nel piano straordinario di interventi messo a punto, ogni anno, dal Corpo nei mesi caldi.
E mentre il dispositivo viene nel tempo perfezionato e potenziato, invariato resta lo scopo: contrastare, con sempre maggiore incisività, tutti i fenomeni illegali in grado di turbare il libero svolgimento delle imprese sane e garantire, contemporaneamente, il massimo livello di sicurezza economico-finanziaria ai cittadini che, dopo mesi di stressante e ininterrotto lavoro, hanno il diritto di godersi un periodo meritato di ferie.
Tra i settori operativi “rafforzati” vi sono quelli tipicamente estivi: la lotta all’abusivismo commerciale, all’evasione fiscale legata alle case-vacanze, alle truffe del carburante, al “caporalato” e alla contraffazione, ai prodotti non sicuri e ai traffici di droga, in parte destinata a rifornire i punti di spaccio delle località di villeggiatura.
Non solo repressione, naturalmente. Ma anche tante azioni preventive e di vicinanza ai cittadini, come i quotidiani interventi di polizia del mare, svolti dalle Fiamme Gialle del comparto aeronavale sulle acque o dagli uomini del Soccorso Alpino (S.A.G.F.) nelle zone montane.
Individuati 2.187 venditori abusivi: si tratta di persone che non hanno mai richiesto la licenza e i permessi previsti dalla normativa commerciale e di pubblica sicurezza ovvero di quegli esercenti che, seppur in regola con le autorizzazioni, non hanno mai comunicato al Fisco l’avvio delle attività o non hanno mai installato gli apparecchi per l’emissione dello scontrino.
Al Colosseo, guide turistiche abusive e venditori di acqua potenzialmente pericolosa: i controlli della GdF hanno ovviamente interessato uno dei siti con la maggiore concentrazione turistica al mondo, il centro storico della Capitale, ove i “Baschi Verdi” hanno sorpreso numerose guide turistiche per stranieri, sprovviste di qualsiasi titolo e autorizzazione.
Numerosi poi i sequestri nei confronti dei venditori abusivi di aste per selfie, ombrellini, braccialetti, parasole e souvenir vari, ma soprattutto di acqua, che in numerosi casi è risultata essere di provenienza sconosciuta, con bottigliette senza sigillo di sicurezza e, quindi, riempite e conservate chissà dove.
Anche quest’estate sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle sono finiti i proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle località di vacanza: degli 895 controlli complessivamente svolti, uno su due è risultato irregolare. 539 le violazioni rilevate. In Puglia, Toscana e Lazio i casi più numerosi.
I “ghost hotel” di Taormina (ME): individuati Bed & Breakfast completamente sconosciuti al Fisco e appartamenti affittati “in nero”. I soggetti che li gestivano hanno omesso di dichiarare redditi per oltre 130 mila euro.
“Ospizio-pollaio” a Sassari: dopo le case-pollaio di Gallipoli dello scorso anno, ora anche le “case di riposo”. Le Fiamme Gialle di Sassari hanno scoperto un ospizio del tutto abusivo, sprovvisto delle necessarie autorizzazioni amministrative, indispensabili per l’avvio e il successivo esercizio dell’attività. I Finanzieri hanno, inoltre, rilevato come il rapporto tra metri quadri disponibili e il numero degli alloggiati fosse notevolmente inferiore a quello previsto dalla legge. All’interno della casa di cura anche due collaboratrici impiegate “in nero”.
Denunciate 51 persone per l’impiego di manovalanza “in nero” o, comunque, regolarizzati solo in parte: sono 2.080 i lavoratori (di cui 509 stranieri e 22 minori) sottratti, dall’inizio dell’estate, allo sconsiderato sfruttamento di datori senza scrupoli.
Caporalato 2.0: a Verona i Finanzieri hanno scoperto una vera e propria organizzazione “caporalesca” finalizzata allo sfruttamento di manodopera irregolare e alla commissione di numerosi ulteriori reati. Nel gruppo criminale erano ben individuati ruoli e compiti: c’era il “caporale” che gestiva le attività cooperative, reclutava i lavoratori (spesso di origine africana) e li sfruttava impiegandoli nei campi, con orari massacranti e paghe “da fame”; il “medico e i suoi collaboratori”, con il compito di falsificare i certificati in modo da abilitare alle pesanti mansioni gli extracomunitari (tra l’altro irregolari) che, in realtà non si erano mai sottoposti a visita medica; infine c’erano i dipendenti dell’INPS che assegnavano agli stranieri punteggi di invalidità utili alla riscossione delle pensioni e delle indennità accessorie. 5 i soggetti denunciati, per reati di corruzione per l’esercizio della funzione, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato. 42 in tutto gli indagati.
Sequestrati 9 milioni e mezzo di articoli contraffatti o non sicuri, con una media di oltre 210 mila pezzi al giorno tolti dal mercato. Denunciati 761 responsabili e scoperti 15 opifici e depositi clandestini in cui venivano prodotte e stoccate le merci irregolari, destinate a rifornire gli “abusivi”. Giocattoli, abbigliamento e materiali elettrici i prodotti maggiormente falsificati. Le investigazioni delle Fiamme Gialle partono dalle spiagge o dalle vie centrali delle località di villeggiatura e delle città d’arte dove i “prodotti contraffatti” vengono sequestrati sino ad arrivare, percorrendo a ritroso l’intera filiera del falso, ai produttori/importatori e ai centri di smistamento e distribuzione della merce illecita.
Lotta al “falso”. Dal venditore al dettaglio sino alla grande produzione: a Pescara, dopo un controllo nei confronti di un esercizio commerciale gestito da cittadini cinesi – nel corso del quale erano stati rinvenuti e sottoposti a sequestro centinaia di falsi – i Finanzieri hanno ricostruito il percorso seguito dalla merce contraffatta, fino a pervenire all’individuazione dei punti di distribuzione dei beni “taroccati”, ubicati non solo in Abruzzo ma anche nel Lazio, in Campania e in Puglia. Sequestrati 1 milione e 250 mila giocattoli non sicuri e pericolosi che potenzialmente avrebbero potuto finire nelle mani di altrettanti bambini.
Circa 300 interventi irregolari nel settore dei giochi e delle scommesse: sequestrati 114 apparecchi da intrattenimento (cc.dd. newslot), 325 punti clandestini di raccolta scommesse e verbalizzate 3.932 persone, delle quali 137 denunciate all’Autorità Giudiziaria.
Nel periodo estivo milioni di cittadini si mettono in viaggio per raggiungere le località di villeggiatura, facendo la gioia di alcuni disonesti gestori di impianti di carburante o di organizzazioni criminali strutturate, pronti ad approfittarne.
Dei 1.379 distributori stradali di carburante controllati su tutto il territorio nazionale, uno su cinque è risultato irregolare: 330 sono le violazioni constatate, delle quali 176 riferite alla disciplina prezzi con sanzioni amministrative a carico dei gestori degli impianti.
Nelle ipotesi più gravi, 55 responsabili sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, con il sequestro di oltre mezzo milione di litri di prodotti petroliferi.
Tra i casi di frode scoperti le classiche truffe nell’erogazione di carburante e miscelazioni abusive, oltre a immissioni in consumo in evasione d’accisa.
Il casolare “benzinaio” di Taranto: i Finanzieri, insospettiti dalla presenza di numerose autovetture disposte ordinatamente in fila davanti all’ingresso di un capannone, hanno pensato bene di approfondirne il motivo. Hanno così scoperto che quello stabile celava in realtà un vero e proprio distributore di carburante, con tanto di cisterna della capacità di 9.000 litri dotata di elettropompa e di pistola erogatrice.Denunciati i due responsabili.
Controlli mirati nei confronti dei trasferimenti di denaro da un Paese all’altro allo scopo di prevenire l’utilizzo dei circuiti di pagamento alternativi ai canali bancari per finalità di riciclaggio di proventi illeciti o di finanziamento del terrorismo: 465 gli accertamenti eseguiti presso altrettanti sportelli di money transfer, che hanno permesso di identificare 583 persone, 55 delle quali gravate da precedenti.
Ce n’è anche per chi tenta di portare denaro all’estero senza dichiararlo. Sono stati 2.224 gli interventi svolti presso i valichi di frontiera, i porti e gli aeroporti con 738 violazioni riscontrate. Ammonta a oltre 16 milioni di euro – di cui 900 mila euro sequestrati – il valore della valuta e dei titoli non dichiarati e intercettati al seguito dei viaggiatori.
I controlli sui “nulla da dichiarare” al valico di Como-Brogeda: a distanza di poche ore, i Finanzieri hanno scoperto dapprima un giovane arabo e poi un cittadino coreano che cercavano di attraversare il confine italiano occultando nelle proprie autovetture denaro contante in tagli da 100 e 500 euro per un totale complessivo di oltre 250 mila euro.
Sono 587 i denunciati all’Autorità giudiziaria dall’inizio dell’estate (111 dei quali finiti in manette) in quanto coinvolti in traffici illeciti di droga, d’armi, di rifiuti e di sigarette di contrabbando nazionali e estere.
Sequestrate oltre 23 tonnellate di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish, marijuana e “pasticche” varie) e più di 13 tonnellate di sigarette di contrabbando.
Sequestro record di hashish in Sicilia: il carico era stato imbarcato su una motonave battente bandiera panamense, fermata il 9 agosto, in acque internazionali, a circa 90 miglia a Sud-Ovest da Trapani. Si tratta di 20 tonnellate di hashish, rinvenute all’interno di grossi serbatoi pieni di carburante. Arrestati gli 11 componenti dell’equipaggio, tutti di origine montenegrina.
Le pasticche di “ecstasy” nel latte in polvere: all’aeroporto di Fiumicino, i Finanzieri hanno sequestrato oltre 12 mila pastiglie di “ecstasy” rinvenute all’interno di confezioni di latte in polvere per neonati. La droga, che immessa sul mercato clandestino avrebbe fruttato oltre 500.000 euro, era pronta a invadere le zone turistiche e i locali del litorale laziale, toscano e campano.
1.426 interventi in mare e lungo le coste, di cui 510 irregolari: 563 le persone sanzionate – di cui 50 segnalate all’Autorità giudiziaria – per circa 270.000 euro. Sequestrati anche beni per 37.000 euro.
136, infine, gli interventi effettuati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, molti dei quali per la ricerca di dispersi.
Le peculiarità del S.A.G.F. fanno dello stesso un prezioso ed insostituibile presidio per la salvaguardia della vita umana, confermando la forte vocazione sociale della Guardia di Finanza.
Operazioni ad alta quota: tra le missioni da ricordare, quella relativa al salvataggio di un escursionista infortunatosi a circa 2.200 metri di altitudine sull’Etna e il concorso alle operazioni di recupero di uno speleologo intrappolato – per oltre 48 ore – a duecento metri di profondità in una grotta sulle Alpi Giulie.
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