In seno al Comune di Pomezia, continua a far discutere la nomina – disposta dalla Regione Lazio – di un Commissario ad acta per gli immobili di via Almirante e via Romualdi a Pomezia. Dopo l’annunciato ricorso al Tar e le prime parole a caldo, anticipate stamattina dalla nostra redazione, il Sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, ha rincarato la dose:
“Prendiamo atto dell’ennesimo attacco politico della Regione Lazio nei confronti della nostra Amministrazione. In questi anni ci siamo trovati spesso, soprattutto in materia di urbanistica, ad affrontare le conseguenze di una politica che per anni è andata a braccetto di speculatori edilizi, che hanno pensato esclusivamente ai loro interessi senza tutelare il bene pubblico. In particolare, sulla vicenda in oggetto, i responsabili dei permessi a costruire rilasciati tra il 2006 e il 2007 sono rimasti impuniti grazie alla prescrizione. La sentenza del Tribunale di Velletri n. 2500/2014 chiude infatti il procedimento penale a carico degli indagati e mantiene in piedi quello amministrativo rimandando al Comune l’accertamento degli eventuali abusi edilizi. Dalle verifiche effettuate dai nostri Uffici tecnici è emerso che le difformità riscontrate, vale a dire i due piani in più, non hanno comportato un aumento di cubatura rispetto alle previsioni originarie, non costituendo quindi variante. Con la delibera di Consiglio comunale del 29 settembre 2015, con cui il Comune ha integrato gli indici edilizi delle Norme Tecniche di Attuazione del Comparto D, si è ristabilita una situazione di regolarità. E’ bene ricordare infatti che gli immobili, negli anni, sono stati acquistati e abitati da nostri concittadini, vere ‘vittime’ di una gestione scellerata delle passate amministrazioni e delle cooperative coinvolte. Con questo atto il Consiglio comunale ha messo l’interesse dei concittadini davanti a tutto, operando con legittimità e trasparenza: è stato lo stesso TAR del Lazio a respingere infatti il ricorso contro questa delibera presentato da tre cittadini di Pomezia che ne chiedevano l’annullamento. Il giudice ha respinto la domanda di ricorso ‘considerato che sussistono fondati dubbi circa la sussistenza dell’interesse dei ricorrenti a ottenere l’annullamento dell’impugnata delibera’. E’ la stessa Regione inoltre a riconoscere, nella delibera di nomina del Commissario ad acta, che un’eventuale procedura di annullamento regionale dei permessi a costruire si ‘rivelerebbe gravemente penalizzante per cittadini espostisi incolpevolmente a irregolarità edilizie causate da errate procedure abilitative esercitate dal Comune di Pomezia’ con il rilascio dei permessi a costruire datati 2006-2007. La nostra Amministrazione lavora da sempre per l’interesse pubblico e questa vicenda non fa certo eccezione. La Regione ci ha chiesto infatti accertamenti sugli immobili: verifiche attuate dagli Uffici tecnici e dalla Polizia Locale a gennaio e maggio 2016. Perché, quindi, la nomina di un Commissario ad acta? “Zingaretti ha preso la malsana abitudine di sostituirsi al Comune di Pomezia sui temi urbanistici per contrapposizione politica. A lui dico: se aveva il desiderio di governare il territorio di Pomezia, poteva candidarsi a Sindaco nel 2013. Ancora una volta, la Regione Lazio ha voluto aggredire il nostro territorio proprio nel momento in cui abbiamo ristabilito legalità e trasparenza: dov’era quando a Pomezia arresti e indagati per una gestione illecita dell’urbanistica erano all’ordine del giorno?”.
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