E’ stato presentato ieri, con una diretta streaming sulla pagina del Comune di Fiumicino, il progetto “Europa Futuro”, nato grazie ad un bando della Regione Lazio che il Comune ha vinto insieme alla Gioventù federalista europea che ne è partner.
Il progetto coinvolgerà le ragazze e i ragazzi degli ultimi due anni dell’IIS Leonardo Da Vinci di Maccarese in un percorso di conoscenza dell’Unione Europa, della sua storia, dei valori su cui si fonda, delle sue istituzioni. Il progetto si svilupperà nell’arco di due mesi, soprattutto tramite incontri on-line e lo sviluppo di opere ed elaborati sul tema.
“Vogliamo ampliare il più possibile la consapevolezza dell’essere cittadini europei – ha dichiarato il sindaco Montino -, partendo dalla memoria, da cosa è stata l’Europa ed esaminando i passi in avanti che sono stati fatti come civiltà da quando gli europei hanno cominciato a lavorare insieme con un pensiero condiviso nei suoi principi fondamentali. Un percorso a cui l’Italia ha lavorato fin da subito, tra i paesi fondatori. Ci sono stati momenti di grande durezza nel dibattito politico su temi fondamentali: l’uguaglianza i diritti, l’immigrazione, ma anche le questioni economiche con visioni molto diverse. Penso anche allo scontro durissimo con alcuni stati come l’Ungheria e la Polonia che sul fronte dell’immigrazione hanno fatto sentire le loro voce in un modo, secondo me, condannabile. Per la prima volta, dopo la Seconda Guerra Mondiale, oggi ci troviamo davanti a una grande crisi che ha messo in ginocchio pezzi dell’economia ma anche la tenuta sociale di persone, famiglie, imprese. La scelta intelligente dell’Europa è stata quella di un’inversione netta di tendenza smentendo chi sosteneva che si guarda solo agli interessi nazionali degli stati più forti. Un’inversione di tendenza che chiama in causa le responsabilità nazionali e la capacità di ognuno di noi di percorrere un tratto di strada dentro un contesto di principi condivisi. E non è una questione solo di tipo economico. Il Recovery Fund non punta solo al rilancio economico, ma contiene azioni e punti programmatici che chiamano in causa l’innovazione, il futuro dei nostri ragazzi, l’ambiente, la difesa dell’ecosistema. Un piano che guarda al futuro”.
“La bellezza dell’Europa non è solo spingerci a ricordare la storia recente perché non si commettano più gli errori tragici commessi nel secolo scorso – ha proseguito il sindaco. La memoria è decisiva e le ragazze e i ragazzi del Da Vinci lo sanno bene perché la loro scuola è protagonista di un lavoro molto serio sulla memoria: un fiore all’occhiello per tutti noi. Ma reggendosi sulla memoria, l’Europa deve lavorare per il futuro senza dimenticare i principi fondamentali che ci tengono insieme: la democrazia, la libertà, la civiltà che crei le condizioni per garantire i diritti di tutti, delle minoranze, di chi non la pensa come noi, che crede diversamente da noi, che ha un’altra identità di genere. L’Europa deve diventare non un insieme di stati, ma uno stato federale in grado di prendere decisioni comuni su argomenti di primaria importanza. Era questo il pensiero di Altiero Spinelli e di Ventotene che non pensava ad un agglomerato di stati che si incontrano di tanto in tanto per decidere, ma ad un unico soggetto che si muove insieme verso un obiettivo comune. Per tutte queste ragioni abbiamo aderito con molta gioia a questo progetto che avvicina i ragazzi all’Europa e l’Europa ai ragazzi”.
“Questo progetto sposa in pieno le linee che la Regione si è data per promuovere la conoscenza delle politiche europee – ha aggiunto la consigliera regionale Michela Califano – e sono orgogliosa che si svolga a Fiumicino che è la mia città. La pandemia ci ha messo difronte alla consapevolezza di quale ruolo deve avere l’Europa a di quanto ci abbia resi più forti far parte di questa realtà che matura sempre di più tenendo in equilibrio le caratteristiche degli stati che ne fanno parte senza snaturarli. La forza dell’Europa l’abbiamo vista non solo nella prima fase degli aiuti, ma anche nel progetto di rilancio del Recovery Fund. La modernizzazione del Paese, la transizione ecologica, l’inclusione sociale e territoriale, la parità di genere sono nei 41 progetti che la Regione Lazio ha presentato al Governo e per i quali ha ricevuto 17 miliardi di euro. Tutto questo va trasferito ai cittadini, per capire cos’è davvero l’Europa e sfatare questo mito dell’Unione che soffoca gli stati membri. Sono orgogliosa di sentirmi cittadina europea perché mi sento più forte sul mio territorio”.
“Una straordinaria iniziativa a contatto con i giovani – ha detto l’eurodeputato Massimiliano Smeriglio in un video inviato da Strasburgo -. Domani partirà la conferenza sul futuro dell’Europa che durerà per due anni avrà al centro la partecipazione dei cittadini europei e l’apertura delle istituzioni europee. Dovremo ripensare il nostro modello di sviluppo comune e questo va fatto con i più giovani che si affacciano alla dimensione europea, per vincere anche una visione provinciale. Lo scambio, l’incontro, la dimensione interculturale tra persone di diversi paesi è fondamentale per capire come funziona il mondo e sviluppare anticorpi a dimensioni tossiche come quella del razzismo e della xenofobia. Esistono diversi progetti dedicati ai più giovani come Erasmus+ che è stato finanziato massicciamente dall’Ue. Ma anche Europa creativa che ha a che fare con l’editoria, la musica, il teatro e tutto quello che ha a che fare con la creatività: progetti che aiutano i giovani a muoversi nella realtà europea con più forza e più consapevolezza e che invito tutti a studiare per le tante possibilità che offrono”.
“Crediamo molto nel supporto delle istituzioni, al di là dell’indirizzo politico – sono state le parole della preside del Da Vinci, professoressa Daniela Gargiulo -. E’ importante che alunni e famiglie possano percepire l’aiuto delle istituzioni locali. Il Leonardo da vinci ha una lunga tradizione di progetti di impegno civico, come il Giardino dei giusti. Quest’anno con l’educazione civica che è diventata una nuova disciplina scolastica per noi si è trattato solo di dare veste formale ad un impegno sostanziale che da anni è l’identità del nostro istituto. Partecipare a un progetto come questo è stato per noi la diretta conseguenza. Abbiamo scelto di partecipare perché nessun altro istituto come il nostro, che ha quattro indirizzi, può incarnare la fusione delle diverse anime, di quei principi che stanno ispirando questa nuova Europa che si mostra al fianco e a sostegno delle singole nazioni in questo momento di emergenza planetaria. La formazione di coscienze civiche, la creazione di un senso di responsabilità verso le generazioni future possono trovare un’incarnazione nelle diverse anime del mio istituto, dall’agrario ai licei. Se un’istituzione scolastica riesce a fondere questi interessi e a trasmettere non solo i contenuti didattici teorici, ma anche a sostanziare i contenuti con esperienze e stimoli, può pensare di avere adempiuto al proprio ruolo”.
“Il progetto consisterà in incontri di formazione con i ragazzi delle quarte e quinte del Da Vinci, seguiti da dibattiti e da elaborazione – ha precisato il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca -. Delle lezioni e dei dibatti che avverranno online, per rispettare le regole anti-covid. Ci concentreremo su Europa verde, Europa sociale e Europa dei diritti per portare spirito critico nei dibattiti. Le elaborazioni saranno poi presentata in un evento finale con tutti i ragazzi che hanno partecipato. Abbiamo bisogno di avere ragazzi più consapevoli delle opportunità positive, cosa che le generazioni precedenti non hanno sentito e non hanno vissuto anche per un dibattito critico molto serrato e negativo. Un percorso di racconto di quello che è davvero l’Europa, delle potenzialità e dei limiti è uno stimolo positivo per la crescita culturale e critica anche per superare i limiti che oggettivamente ci sono. Le istituzioni locali hanno grande limite che è quello della partecipazione ai bandi europei perché come spesso non abbiamo le professionalità, e dobbiamo avere la capacità di formare e dare spazio a competenze che possano rispondere a queste esigenze. Come comune lo stiamo facendo e lo faremo anche nei prossimi anni anche grazie alla collaborazione con altre comuni. Perché vogliamo dare possibilità a chi vorrà sviluppare queste professionalità, ma anche per dare una migliore qualità all’elaborazione della progettualità all’amministrazione”.
“Siamo entusiasti di lavorare con le amministrazioni locali per portare l’Europa dove è fondamentale, come costruzione di comunità – ha concluso Antonio Argenziano, segretario nazionale di GFE -. Siamo in un periodo terribile che ha colpito soprattutto la fascia adolescenziale che ha perso la possibilità di incontrarsi a scuola dove ci si forma anche dal punto di vista sociale. L’Europa è la speranza nel futuro: la nostra generazione ha vissuto tante crisi, ma è l’Europa che ci deve far guardare al futuro pensando che sarà migliore. Quando parliamo dell’Unine europea dobbiamo pensare soprattutto alle persone che si sono messe insieme per far vincere i principi di pace, libertà e democrazia che ci stanno tanto a cuore. L’obiettivo deve essere quello di trasferire questi valori alle giovani generazioni e quanto sia fondamentale che siano questi pilastri su cui costruire. Speriamo che questo progetto di formazione sia l’inizio di una lunga collaborazione nella convinzione che l’istituzione europea è un’istituzione che sta vicina ai cittadini. Quest’anno ricorrono gli 80 anni dalla prima stesura del manifesto di Ventotene ed è particolarmente simbolico che questa iniziativa parta proprio quest’anno non tanto per celebrare il passato, ma per porre le basi per un futuro migliore.”
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