Proteggere la testa da eventuali cadute, non aprire la bocca, non tirare fuori la lingua, evitare troppe domande e attendere che la crisi epilettica finisca. Sono solo cinque delle numerose raccomandazioni che gli epilettologi della Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) – unica società scientifica in Italia dedicata esclusivamente a questa patologia – stanno diffondendo in occasione della Giornata Mondiale del 12 febbraio. Il 2018 sarà vissuto all’insegna di un tema: “Non aver paura della crisi sapendo cosa fare”, focalizzando l’attenzione sull’importanza della corretta assistenza del paziente durante la crisi epilettica.
Per chi non lo sa, l’epilessia è una malattia neurologia che solo in Italia riguarda circa 500mila persone, ossia quasi 1 persona su 100, con un picco nell’infanzia. Forse non tutti sanno che non è corretto parlare di epilessia ma piuttosto di epilessie, dato che si esprime in forme molto diverse tra di loro. Colpa dei sintomi, molto diversi, anche se i più conosciuti riguardano le cosiddette crisi epilettiche, che dipendono da un’alterazione della funzionalità dei neuroni. “Quando i neuroni per qualche ragione, diventano ‘iperattivi’ – ha dichiarato Oriano Mecarelli, Presidente LICE e epilettologo al Policlinico Umberto I Università La Sapienza di Roma – scaricano impulsi elettrici in modo eccessivo e ciò può provocare una crisi epilettica. Le crisi epilettiche rappresentano quindi una modalità di risposta anomala in senso eccitatorio di alcune aree cerebrali o di tutto il cervello, per una disfunzione su base sconosciuta o per cause lesionali di diverso tipo”.
Dal libretto “Guida alle epilessie” edito da LICE
Come assistere il paziente durante la crisi epilettica. Le crisi epilettiche più comuni sono di tipo tonico-clonico, dette anche grande male: sono crisi generalizzate che possono avere sintomi premonitori come irritabilità, ansia e cefalea, con perdita della coscienza, contrazioni muscolari generalizzate e simmetriche (fase tonica), che in seguito sono interrotte da brevi rilassamenti della muscolatura (fase clonica).
Gli epilettologi della LICE comunicano come comportarsi in caso di crisi epilettica: • Prevenire la caduta a terra. • Se la persona è già a terra, porre sotto il capo qualcosa di morbido, in modo che se la crisi continua, non continui a battere ripetutamente la testa sulla superficie dura. • Terminata la crisi, slacciare il colletto e ruotare la testa di lato per favorire la fuoriuscita di saliva e permettere una respirazione normale. • Evitare raggruppamenti di persone intorno al soggetto: la confusione non lo aiuterebbe a riprendersi con calma.
Cosa non fare. Questi interventi, oltre ad essere inutili, sono anche pericolosi: potrebbero comportare al soggetto in crisi lussazioni mandibolari, fratture dentarie e dolori muscolari intensi. Al soccorritore potrebbero invece provocare lesioni alle dita. • Non tentare di aprire la bocca. • Non tentare di inserire in bocca oggetti morbidi o rigidi. • Non bloccare le braccia e le gambe.
Le crisi di assenza (“piccolo male”) sono un’altra manifestazione tipica dell’epilessia che consiste in crisi generalizzate e brevi, di solito durano meno di 10 secondi, che si manifestano tipicamente in età infantile e scolastica. Normalmente le crisi epilettiche si risolvono spontaneamente entro pochi minuti: non occorre fare nulla, eccetto che segnalarle. In caso di stato di male epilettico, chiamare l’ambulanza per portare il paziente al Pronto Soccorso.
Le iniziative della Giornata mondiale dell’epilessia
La giornata mondiale dell’epilessia si celebra il secondo lunedì di febbraio e quest’anno sarà il 12 febbraio 2018. In prossimità della giornata, sono tante le associazioni che realizzano eventi e incontri su tutto il territorio. Queste sono le principali iniziative che organizzano e coordinano LICE e la Fondazione Epilessia LICE Onlus:
– Nelle scuole con visione, soprattutto negli istituti superiori e nelle università, del docufilm Dissonanze con l’iniziativa dal titolo “Cineforum sull’Epilessia – Presentazione del docufilm Dissonanze“.
– In sedi istituzionali (Regioni, Ordini dei Medici) e assistenziali (Ospedali), soprattutto in relazione alla recente modifica dell’esenzione 017 dell’epilessia per cui la Risonanza Magnetica encefalo non è più compresa.
– Con i pazienti dei centri epilessia LICE, dislocati sul territorio.
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