Questa mattina una delegazione del Movimento ecologista
Ecoitaliasolidale composta dal Presidente Nazionale Piergiorgio
Benvenuti, dalla responsabile per il Lazio, Vanda Soriente, dal
responsabile per Roma e Area Metropolitana Fabio Ficosecco, dal
Dirigente per i Servizi Sociali Attilio Piazza, dalla Dirigente
territoriale Anna Maria Tornaturi e supportati dal Consigliere
Comunale di Pomezia, Luigi Celoril hanno raccolto insieme a decine di
volontari ed una delegazione di Sub decine e decine di rifiuti sia
sull’arenile che in acqua.
Abbiamo in questo modo celebrato la Giornata Mondiale della Terra,
“L’Earth Day”,una ricorrenza nata il 22 Aprile 1970 per evidenziare la
necessità di conservare le risorse naturali della Terra. Voluta dal
Senatore statunitense Gaylord Nelson, ma promossa già dal Presidente
degli USA J. F. Kennedy, coinvolge 192 Paesi del mondo e miliardi di
persone ogni anno.
Quest’anno il nostro impegno è per chiedere lo “STOP ALLA PLASTICA
IN MARE”, con una serie di iniziative di informazione specifica in
materia di inquinamento della plastica sulle coste italiane. I mari
del mondo sono invasi dalla plastica – è quanto si evince da uno
studio coordinato dall’Università della Georgia che per la prima volta
ha calcolato con precisione la quantità di plastica gettata nei mari –
ben il 5 per cento di quella prodotta nel mondo finisce ogni anno fra
le onde. Complessivamente fra bottiglie, tappi, rivestimenti,
imballaggi, stiamo parlando di 12,7 milioni di tonnellate che
inquinano fortemente il mare. Il vero problema della plastica e’ il
suo tempo di decomposizione, infatti per una bottiglia sono necessari
circa 20 anni e circa un secolo per posate di plastica o accendini.
Inoltre da non sottovalutare che le microparticelle di plastica
vengono ingerite dai pesci che le scambiano per plancton, il loro
cibo, e che successivamente tale sostanze nocive vengono ingerite da
noi mangiando il pesce, con evidente pericolo per la salute. Se il
trend di inquinamento della plastica in mare prosegue con questi ritmi
e senza adeguate soluzioni in termini anche di leggi specifiche per la
diminuzione dell’utilizzo della plastica, secondo lo studio della
Fondazione Ellen MacArthur presentato in occasione del Forum economico
mondiale di Davos, nel 2050, in termini di peso, gli Oceani potrebbero
contenere più bottiglie di plastica che pesci e tra le acque più
inquinate vi è proprio il Mediterraneo.
Le nostre iniziative domenica 22 aprile, nella giornata EARTH DAY si
articoleranno da Torvaianica nel Comune di Pomezia in Provincia di
Roma, sino a Palermo e all’isola di Pantelleria.
Dopo la raccolta in spiaggia con un gruppo di Sub abbiamo raccolto
numerosi rifiuti in mare intorno alla Riserva di Tor Paterno che
anch’essa è interessata alla diffusione in mare della plastica.
Chiediamo come Ecoitaliasolidale con queste iniziative, in vista del
prossimo periodo estivo, una particolare attenzione da parte di tutti
i vacanzieri al fine di non lasciare sulle spiagge ed in mare ogni
sostanza o materiale che possa inquinare ed al contempo chiediamo
alle Istituzioni di adottare provvedimenti sanzionatori piu’ incisivi
per i trasgressori, una maggiore fruibilità nelle spiagge degli
appositi contenitori per conferire i rifiuti differenziati , nonché
rafforzare i servizi di pulizia.
Azioni concrete proprio nella giornata dell’ EARTH DAY perché la
lotta alla plastica in mare –conclude il comunicato di
Ecoitaliasolidale – non termina con la bella stagione e il rischio del
2050, più plastica in acqua che pesci, è dietro l’angolo “.
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